(F. BALZANI) – Sofferti, ma incredibilmente importanti. I tre punti ottenuti col Bologna allungano la serie di risultati utili della Roma in campionato (sette), ma hanno messo in mostra un calo fisico evidente oltre ai soliti difetti di fabbrica. Stanchezza da Champions? Forse, anche perché di turnover se ne è visto poco o niente. Dieci i titolari che sono scesi in campo col Porto hanno giocato anche col Bologna (El Shaarawy e De Rossisono entrati nella ripresa). L’unico risparmiato, per forze di cose, è stato Mirante visto il ritorno di Olsen in porta. «Poco turnover? È una scelta tecnica. Per giocare col 4-3-3 devo mandare in campo determinati giocatori», ha ammesso Di Francesco. Ma da tempo il tecnico si fida di una rosa ristretta formata da 14 giocatori tra cui gli infortunati Schick, Karsdorp e Under (gli ultimi due torneranno col Frosinone). Tanti i bocciati da Eusebio, soprattutto tra i nuovi arrivati. A dimostrarlo i numeri che riguardano gli eterni esclusi. Marcano e Juan Jesus insieme hanno accumulato appena 1405′ mentre la coppia titolare Fazio-Manolas ne ha giocati 4771. Poco spazio pure per Santon che da Natale a oggi (dopo il gol subito da Mandzukic in Juve-Roma 1-0) ha disputato appena 21 minuti mentre a centrocampo è sparito il croato Coric: ultima apparizione con la Spal il 20 ottobre scorso.
L’altro desaparecido risponde al nome di Pastore. L’argentino, arrivato in estate per 24,7 milioni di euro, è scomparso dai radar. Superati gli infortuni muscolari, da inizio dicembre è sceso in campo soltanto in tre occasioni per un totale di 40′ in campionato a cui bisogna aggiungere i 60′ orribili col Plzen, i 45 imbarazzanti con la Fiorentina e i 90′ con l’Entella in coppa Italia. Poco spazio in attacco pure per Kluivert, che nell’ultimo mese è partito titolare solo con Entella e Bologna. Cinque giocatori su sei, come si vede, fanno parte dell’ultima campagna acquisti di Monchi. Fa da contraltare il gioiello Zaniolo(corteggiato da tanti sponsor negli ultimi giorni) che dal 2 dicembre ad ora ha giocato 1141′ su 1305 a disposizione. Ancora più eclatante il caso di Kolarov che risulta essere (a 33 anni) il giocatore di movimento più presente nella Roma (2637′). Il quinto in serie A dopo Acerbi, Skriniar, Ronaldo e Koulibaly nonché il difensore più prolifico d’Europa con 7 gol. Il serbo, 11 reti in giallorosso dalla scorsa stagione, ha raggiunto Riise e ora insegue Candela (16) tra i terzini sinistri più prolifici della storia romanista.
Fonte: Leggo