(I. CIMMARUSTI) – Un’accusa per «illecito amministrativo» che rischia di influire negli accordi per la vendita del progetto del Nuovo Stadio della Roma. I pm capitolini, infatti, sono in procinto di notificare a Eurnova spa – titolare sia del piano sia dei terreni su cui deve sorgere l’impianto – un avviso di chiusura indagini per l’illecito amministrativo previsto dal decreto legislativo 231 del 2001. L’accusa, di cui dovrà rispondere la società nell’eventuale giudizio, fa riferimento ai reati commessi dall’ex amministratore delegato di Eurnova, l’imprenditore Luca Parnasi, travolto a giugno scorso dalla maxi inchiesta del procuratore aggiunto Paolo Ielo, per i reati di associazione per delinquere, illecito finanziamento e concorso in corruzione. Una brutta grana per l’attuale management, l’amministratore delegato Giovanni Naccarato, il professore di Economia aziendale della Luiss Riccardo Tiscini e l’ingegnere Giovanni Sparvoli, i quali pur avendo dato un forte impulso alla cessione dell’intero “pacchetto” per no milioni di euro al patron della As Roma James Pallotta, ora si trovano a dover gestire un dossier bollente. Perché quell’accusa per illecito amministrativo, di fatto, rischia di influire negativamente negli accordi di vendita con la società giallorossa, che potrebbe chiedere quantomeno una ulteriore revisione del prezzo. C’è da dire che nel corso della conferenza stampa di ieri in Campidoglio, Mauro Baldissoni, vicepresidente del l’As Roma, si è detto positivo sull’esito favorevole dell’affaire Nuovo Stadio: «È il momento ormai, dopo tutto il tempo speso su questo progetto, che la città abbia la possibilità di vedere un investimento di tale portata e che la Roma possa effettivamente lavorare alla costruzione». Per la definizione dell’acquisto da Eurnova potrebbe svolgersi, nelle prossime settimane, un vertice direttamente a Boston.
Fonte: Il Sole 24 Ore