La conferenza stampa di Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, prima del derby di domani sera:
Quali sono le condizioni della squadra?
Credo che dal punto di vista mentale abbiano tutti voglia di partecipare a questo grande match, unico un po’ per tutti. Devo dire che hanno fatto una buona settimana di lavoro che ci ha permesso di andare a toccare alcune situazioni che dobbiamo sicuramente migliorare.
Quali sono le insidie tattiche di domani?
Le insidie di un derby che non si può definire oggi come andrà. Davanti troveremo una squadra che sa ribaltare in transizione, bravissima e che sa chiudere dentro l’area con i centrocampisti. Sarà una partita difficile come sono sempre stati i derby, contro una squadra che ha tanta qualità. hanno giocatori bravi come Correa, se dovesse giocare, nell’uno contro uno e nell’andare a determinare tante situazioni di gioco a favore della propria squadra specialmente quando è in giornata.
Domani più 4-3-3 o 4-2-3-1?
Tutto può avere una logica anche se non sto qui a dirvi come giocheremo domani e parlo proprio degli interpreti e del sistema di gioco per non dare vantaggi a nessuno. Nell’ultimo periodo specialmente abbiamo un po’ alternato i sistemi di gioco anche a partita in corso. Faremo valutazioni all’inizio e durante la gara. Parliamo di 5 e di un sistema statico ma il calcio è dinamico. Se sono cinque centrocampisti c’è un difensore in meno. Sta a significare che sia quando si attacca che quando si difende le dinamiche cambiano. Come quando voi scrivete 4-1-4-1 o 4-5-1, che devo ancora capire cosa significano come sistemi di gioco e forse lo so meno di voi. La Lazio si difende a cinque ma attacca in maniera differente, dipende da tante cose.
Domani esordio di Zaniolo nel derby, è tranquillo?
Lui non deve essere tanto tranquillo, deve essere concentrato, determinato e cattivo come negli allenamenti. Ho parlato poco di derby con lui, anche della partita in se per se, perché ci sono già tanti compagni di squadra che glielo spiegano e non vado a caricare ulteriormente questa gara nei suoi confronti. Sarà uno dei protagonisti e ci aspettiamo sempre da lui qualcosa di importante. Lasciamolo tranquillo anche in questo senso.
Come sta Manolas?
Sarà disponibile, si è allenato ieri completamente con la squadra dopo 2-3 giorni a parte. Questo problema alla caviglia si è risolto anche se si pensava che fosse una cosa più importante. Oggi farà la rifinitura ma è un giocatore che è a disposizione per domani.
El Shaarawy?
Tutto bene grazie (ride ndr). E’ uno dei tanti giocatori importanti, non può giocare da solo, deve giocare di squadra. Quello che sta facendo meglio è mettersi a disposizione dei propri compagni, per quello io faccio un discorso un po’ generale. Ha alzato la sua qualità quest’anno, ha maggiore continuità di rendimento durante le partite. Di questo io ne sono felice ma non basta, deve continuare nella sua fase di miglioramento.
Avere giocatori in rosa giocatori romani e italiani è uno svantaggio o un vantaggio?
Io ne ho persi 4 consecutivi, capita, da calciatore ci sono momenti negativi e positivi. Da allenatore ho avuto risultati positivi, mi auguro possa continuare in questo senso. È importante e a volte ti può togliere o ti può dare. I romani, parlo di Florenzi e De Rossi, hanno tanta esperienza, credo che possano aiutare i compagni più che togliere qualcosa.
De Rossi può giocare sia con Lazio che col Porto?
Non so dirti se giocherà domani, e non so neanche come finirà la partita. La più importante è la prima, il derby. Non possiamo ragionare troppo avanti o fare dei discorsi che lasciano un po’ il tempo che trovano. Daniele sia come gestione di allenamenti che di partite per me è sempre un punto interrogativo, anche se nell’ultimo periodo abbiamo dato continuità ad un certo tipo di allenamenti e ha dato buone risposte. Ad oggi sta bene ed è migliorato tantissimo. La condizione fisica deve continuare a crescere e magari ne può fare due o una, non ti posso dare una risposta certa.
Dzeko in campionato è a digiuno da molto tempo all’Olimpico. E’ casuale questa astinenza?
Credo che sia casuale visto che segna in Champions. Sono molto contento di Edin per quello che sta facendo per la squadra, per il modo di giocare, per il modo di pensare e per il modo di mettersi a disposizione per i compagni. È cresciuto tanto di condizione fisica dopo l’infortunio e questa è la cosa più importante. Se fa gol sono molto felice perché un attaccante ha bisogno di questo, ma mi piace già il suo modo di giocare, di fare le partite e di essere felice quando la squadra vince anche se non fa gol.
La squadra col 4-3-3 sembrava più equilibrata. Poi si è tornati al 4-2-3-1 col Frosinone, perché?
Se guardi il primo tempo col Bologna non mi sembra sia andata bene. Se poi devo analizzare il sistema di gioco e non gli atteggiamenti possiamo dire quello che vogliamo. Col Frosinone la prestazione in sé per sé non mi è piaciuta, il 4-2-3-1 era legato alla possibilità di mettere insieme due giocatori come Nzonzi e De Rossi. Con questo modulo hanno trovato il gol Dzeko e Pellegrini e perciò ci sono anche dei vantaggi oltre agli svantaggi. Fermarci al sistema di gioco però è riduttivo perché abbiamo fatto tantissime partite con il 4-2-3-1 e abbiamo ottenuto risultati importanti. Il 4-3-3, che potrebbe essere il sistema di gioco del derby, è un sistema che conosciamo ma che a volte ci ha tolto qualcosina. Non posso dire che uno è meglio dell’altro, non riesco a dirlo io da allenatore. Ogni partita lo posso anche modificare a partita in corso.
Dove potrebbe essere la Roma senza gli infortuni?
Non mi piace parlare di questo, di chi c’è stato e di chi non c’è stato, e non mi piace creare alibi. La Roma ha 44 punti e sono quelli che si merita per quello che ha determinato. In altri partite potevamo fare meglio e nelle ultime siamo stati un pizzico fortunati, mentre in altre occasioni non era andato come ci doveva andare. abbiamo avuto infortuni ma forte di un percorso di tante squadre. Ritengo che siamo dove meritiamo e abbiamo anche la possibilità di giocarci gli ottavi di Champions col Porto, è una cosa positiva.
Chi rischia di più domani? La Roma ha l’obbligo di vincere?
Penso entrambe. E’ un derby sentitissimo, non ci vogliamo allontanare dalla zona Champions e giustamente la Lazio vuole accorciare la distanza con noi perché hanno anche una partita in meno. E’ un derby molto delicato, sarà una partita che vivrà di tante situazioni particolari ma penso che perdere sarebbe uno svantaggio per entrambe.
Un derby si vince più col cuore o con la testa? Vuol dire qualcosa ai tifosi?
Io credo che la gente sia già molto carica. La garanzia di metterci cuore, impegno, grande passione. Il gol di Dzeko al 95′ ha riavvicinato un po’ la squadra alla gente, nonostante sia stata una sofferenza, mi auguro che ci possa essere anche domani quell’esultanza e quell’abbraccio con la gente. È una grande emozione e sono quelle emozioni che si riavvicinano anche alle persone nella quotidianità. Mi auguro di fare una grande partita. Ci vogliono cuore e testa, mettiamo davanti il cuore e dietro la testa..
Come sta Juan Jesus? Marcano lo ha superato nelle gerarchie?
Sinceramente avevo dubbi, si sono allenati tutti e due benissimo. La differenza è che Juan veniva da un lungo infortunio, mentre Ivan aveva fatto un’ottima gara col Chievo e si era allenato con continuità. Per quello Marcano ha avuto questa nuova chance e credo che abbia risposto bene nella gara di Frosinone. Il rendimento di Marcano è cresciuto ma ho sempre grande fiducia in Juan. Per quanto riguarda Frosinone la mia scelta è stata motivata dal fatto che Marcano è più bravo di testa di Juan, che è più veloce e di gamba. Il Frosinone ha giocatori di struttura importante davanti, come Ciofani e Pinamonti, ho scelto lui anche in base alle caratteristiche dell’avversario perché loro avrebbero sfruttato queste spezzate e queste giocate lunghe.