(F. Balzani) – Proveranno a incontrarsi di nuovo, sperando che stavolta scocchi davvero il colpo di fulmine. Dzeko e Schick, la coppia impossibile, rappresenta una delle sfide più intriganti della corta gestione Ranieri. Il tecnico – che parlerà oggi in conferenza anziché domani – non ha usato giri di parole: «Mi chiedete se possono giocare insieme? Devono farlo!. A cominciare da sabato contro la Spal visto che il bosniaco ha scontato la squalifica rimediata nel derby». Non era dello stesso avviso Di Francesco che in 20 mesi e su 65 partite a disposizione li ha impiegati insieme dal primo minuto solamente otto volte in campionato: 5 la scorsa stagione e 3 in quella attuale. Il risultato? Un mezzo fallimento. Il bilancio parla infatti di 3 vittorie (due col Chievo, 1 col Sassuolo) 4 pareggi e 2 sconfitte con appena 3 gol messi a segno dalla strana coppia: 2 da Dzeko e 1 da Schick. Colpa del modulo di Di Francesco? Forse, anche perché solo in un’occasione hanno giocato sulla stessa linea. Eusebio vedeva Patrik più come esterno o come rifinitore, una spalla di Dzeko più che un vero e proprio compagno di area di rigore. Diverso il pensiero di Ranieri che vuole due torri in grado di farsi sentire in area di rigore un po’ come accadeva nell’anno della sua prima gestione giallorossa quando a dividersi l’attacco erano Toni e Vucinic (con l’apporto di Totti). Proprio la rinascita di Schick è uno dei pallini di Ranieri e soprattutto della dirigenza che deve rivalutare un cartellino da 42 milioni caduto in disgrazia. Il ceco sembra cambiato e pure nella sfida col Porto poteva diventare decisivo se solo l’arbitro Cakir fosse andato a rivedere al Var il rigore netto nei suoi confronti. Merito del mental coach assunto sotto Natale (un consiglio dato indirettamente da Leggo dopo un’intervista all’esperto Corapi), ma soprattutto merito dell’amore. Quello per la ventenne Hana Behounková che finora ha vissuto più a Praga che a Roma, ma che da qualche settimana ha deciso di farsi vedere di più nella capitale tanto da stringere un bel rapporto con le altre wags. Un aiuto per Schick che nel suo primo anno romano era spesso ai margini del gruppo. Proprio lei poi è l’artefice del cerchietto rosso portafortuna indossato da Schick contro l’Empoli. La mia fascetta era a Trigoria – ha ammesso il ceco nel post partita – così la mia fidanzata me ne ha portata di corsa una che avevo a casa. Ma torniamo alla coppia sul campo. Dzeko e Schick, infatti, avranno 11 partite a disposizione. Forse le ultime di Edin in giallorosso visto che il suo rinnovo di contratto non è tra le priorità del club. L’addio a fine stagione è probabile, a meno che la coppia non faccia boom. Ad aiutarli ci sarà pure Zaniolo per il quale non sono stati necessari nemmeno gli esami e che sarà a disposizione con la Spal nonostante ieri abbia svolto solo lavoro individuale. Ancora out, invece, Under che dovrebbe tornare dopo la sosta.