Tra mille dubbi, a cominciare dal prossimo direttore sportivo e dal prossimo allenatore, la Roma prova a lavorare in vista della prossima stagione. L’attuale d.s. Massara gode della stima di Pallotta ed è lui, con Totti, a portare avanti le trattative attuali. Mentre El Shaarawy è in attesa di essere chiamato per il rinnovo, Massara ragiona per capire il futuro di Kolarov. Il capitano della Serbia qualche mese fa ha aiutato il Partizan a risolvere una controversia con l’agente Sergio Berti legata a mancati pagamenti e, come scritto a Belgrado, lo ha fatto solo per “spirito di patria”. Al Partizan, però, non dispiacerebbe se Kolarov tornasse per il finale di carriera, ma al momento il difensore non è convinto. Anzi: il suo contratto con la Roma scade nel 2020 e considerando l’enorme professionalità messa in mostra da quando è arrivato potrebbe essere rinnovato di un anno. Con ingaggio rivisto e con la benedizione di Pallotta, che apprezza il carattere e la personalità del giocatore. […]
RIVOLUZIONE? – Analizzare è la parola chiave da Belgrado a Trigoria, dove è sotto la lente di ingrandimento il centrocampo. Il giovane Coric, una manciata di presenze quest’anno, probabilmente andrà in prestito, De Rossi sta valutando il suo futuro e Pellegrini piace a mezza Europa. Si può liberare con una clausola da 30 milioni ma, come per Kolarov, Pallottavorrebbe trattenerlo, magari con contratto adeguato. Chi potrebbe andar via è Nzonzi: i rapporti con la tifoseria sono ai minimi termini (e il francese ha cancellato i suoi profili social da un paio di settimane), e sui conti del club pesa il cartellino da 30 milioni (bonus compresi) e il contratto fino al 2022 da oltre 3 milioni a stagione. Lui vorrebbe tornare in Inghilterra, dove vive il figlio, ma alla Roma non sono arrivate offerte. Piace al Marsiglia di Garcia, ma per ora si tratta solo di timidi sondaggi. E nessuno a Trigoria vuole, e può, permettersi una minusvalenza.
Fonte: gazzetta.it