Si dice che sia la mente a far ammalare il corpo. Togliendo per principio le ipotesi che portano a una scarsa professionalità dei calciatori, di chi li dirige o di chi li cura – nel calcio iper-professionale del Terzo Millennio sarebbe quasi un paradosso – una cosa però appare certa: la Roma in questa stagione ha avuto troppi infortuni. Così tanti da far tuonare dagli Stati Uniti anche il presidente Pallotta, che meno di un mese fa, tanti di quelli li ha definiti sinteticamente così: «Stupidi».
I giocatori «caduti» durante la stagione – con patologie più o meno lievi – sono venti, ed ovviamente non abbiamo considerato tutti quelli che sono rimasti vittima di eventi traumatici (ad esempio, la rottura di un dito del piede per Kolarov, il legamento k.o. del ginocchio per Bianda, i fastidi al piede per Nzonzi o la lesione alla cartilagine di De Rossi). Insomma, abbiamo esaminato solo gli infortuni muscolari che, tra diversificazioni e ricadute sono arrivati ad essere circa 39. Il «circa» dovete concedercelo perché per tutti i club di prima grandezza qualsiasi infortunio rientra nel novero della «privacy» e quindi viene pubblicizzato il meno possibile. […]
Secondo quanto si evince dai dati, sono stati flessori, bicipiti femorali e polpacci i muscoli più colpiti dagli infortuni. […] Inutile dire che Eusebio Di Francesco e i suoi preparatori sono finiti nel mirino per tutta questa «spoon river» muscolare. […] Proprio per via degli infortuni nella scorsa settimana sono stati sollevati dagli incarichi sia il medico e il responsabile dei fisioterapisti, Del Vescovo e Stefanini.
Fonte: Gasport