La santificazione ancora non è arrivata, ma la strada sembra essere quella giusta. D’altronde, […] a Claudio Ranieri è bastato il successo contro l’Empoli per riconquistare tutto il popolo giallorosso […].
Detto che gli allenamenti saranno meno duri per evitare infortuni, il mantra è quello che Ranieri ha esplicitato due giorni fa: blindare la difesa, perché poi davanti ci penseranno gli attaccanti a cavare le castagne dal fuoco. […] Innanzitutto abbassando il baricentro della squadra. Insomma, non dovrebbe più succedere che le avversarie cerchino la profondità prendendo in velocità difensori non rapidi come Fazio. […] A questo si aggiunge il desiderio che i terzini siano assai più bloccati. Non devono salire entrambi per appoggiare la manovra, ma occorre che – a seconda di quale sia il lato debole – uno resti a copertura. Un altro concetto, poi, è stato espresso con chiarezza: non è più indispensabile che la manovra parta dal basso col palleggio, perché ci si espone al rischio di perdere palla e lasciare in ambasce la retroguardia. Anche per questo il portiere giocherà meno la palla coi piedi.
[…] In diminuzione, poi, saranno anche le verticalizzazioni palla a terra, mentre cresceranno i lanci lunghi verso le punte – a regime saranno due giganti come Dzeko e Schick – che avranno il compito di duellare di testa per far giocare le cosiddette «seconde palle» ai compagni che si inseriscono. Assai poco praticato anche il pressing alto […]. Come si vede, non un vangelo di un nuovo calcio, ma solo la ragionevolezza di un allenatore esperto.
Fonte: Gasport