(A. Austini) – Per chi tifa Antonio Conte stasera? A San Siro c’è Inter-Roma, duellanti per un posto in Champions e… per l’allenatore più ambito sul mercato italiano. Una sfida totale, tra presente e futuro, che inizia a parti invertite rispetto al trend delle ultime stagioni.
Come detto, però, la partita ancora più grande si sta giocando fuori dal campo. Con aggiornamenti importanti emersi negli ultimi giorni. Il primo è racchiuso nel divertente gioco fatto da Conte a Sky durante l’intervista nello show di Cattelan, che ha provato a indovinare la panchina futura del tecnico pugliese. Il conduttore non potrà mai confermarlo, ma le ultime tre carte rimaste nella sua mano, con i simboli delle squadre nascosti alle telecamere, dovrebbero essere quelle di Roma, Inter e Bayern Monaco. «Sono proprio le tre più… » si è lasciato sfuggire l’allenatore pugliese, mentre Cattelan avrebbe inserito nella busta della «prescelta» (secondo il conduttore) la carta del Bayern Monaco. E invece, a quanto pare, al momento sono i due club italiani a guidare la corsa all’ex ct azzurro, che si è limitato a dire: «Sceglierò il progetto che mi convince di più».
La Champions, quindi, diventa fondamentale non solo perché Conte vuole tornare a disputarla, ma soprattutto per i soldi che frutta alle società partecipanti. Un minimo di 50 milioni che ad esempio per la Roma farebbero una differenza abissale nella costruzione della squadra futura. L’allenatore ha incontrato un dirigente giallorosso a Siena in gran segreto e di recente è stato a cena al ristorante Gola di Londra: c’è chi giura di averlo visto al tavolo con Franco Baldini, rientrato nella City da qualche settimana. Al di là di veri o presunti appuntamenti, è certo che la Roma sta dialogando con Conte (compreso un messaggio inviato da Totti) e gli ha fatto capire che vorrebbe proporgli un piano per convincerlo ad accettare la panchina romanista. La risposta è stata la stessa data più o meno a tutti: parliamone. Non è ancora il momento per affondare il colpo, Conte non ha sposato nessun progetto ma la strada è stata preparata a Boston nelle riunioni tra Pallotta, Baldini e Massara, che intanto ieri ha lavorato al rinnovo di Zaniolo col suo agente nell’hotel del ritiro a Milano: una sfida, quella, già vinta con l’Inter in estate.
Su Conte i nerazzurri si sono mossi ancora prima, poi c’è stato un rallentamento dovuto a pensieri su Mourinho e ad altre due opzioni tuttora valide: 1) la conferma di Spalletti, che vuole restare e ha un contratto per altri due anni da oltre 20 milioni lordi compreso lo staff; 2) il clamoroso arrivo di Allegri, pupillo di Marotta. Ma a quel punto la Juventus si ritroverebbe senza allenatore e il richiamo bianconero potrebbe sortire effetti imprevisti nella testa di Conte. C’è poi il Bayern Monaco, in bilico tra la conferma di Kovac e la scelta di un nuovo tecnico: il leccese è in contatto anche con i tedeschi. Sullo sfondo si muove infine il Milan, ma per ora non ha fatto passi concreti.
Intanto stasera tocca a Ranieri sfidare Spalletti: ex contro ex. L’allenatore di San Saba dovrebbe salutare a giugno (Sarri la prima alternativa a Conte) ma in caso di quarto posto finale qualche chance di restare la avrebbe. Spalletti all’Inter si sente tutelato dal contratto e stavolta ha dribblato le polemiche su Totti: «Lui e la Roma sanno cosa fare in futuro». Batterlo, ad esempio, sarebbe il modo migliore per iniziare a ricostruire.
Fonte: il tempo