Antonio Candreva avrebbe voluto meno pubblicità. Perché un gesto nobile non esige riflessi di notorietà ma solo riflessioni. Candreva ha fatto ciò che la vicenda della bambina di Minerbe gli ha suggerito. Non è stato il primo calciatore a registrarsi nell’elenco della solidarietà .[…] I casi passati di solidarietà e beneficenza tra calciatori e calciatrici sono tantissimi. […] L’Unicef, per esempio, ha creato la figura dell’Ambasciatore. Francesco Totti è uno dei testimonial più attivi, così come Leo Messi.[…] Vista l’internazionalità dell’Unicef e la diffusione del calcio nel Mondo, gli Ambasciatori promuovono e sostengono raccolte fondi su svariati temi. Un programma di solidarietà a cui è iscritto tra gli altri GiorgioChiellini (e come italiano anche la calciatrice della Roma Martina Piemonte, come ricorda il sito ufficiale) si chiama «Common Goal». […]
Cristiano Ronaldo è un altro profilo di primissimo livello in materia benefica. […] Anche Neymar è uno dei più attivi in ambito benefico, attraverso la propria organizzazione (soluzione che hanno scelto in diversi, per esempio Javier Zanetti con la sua «Pupi» creata nel 2001) sia attraverso scelte mirate. […] Chiudiamo — ma chissà quanti esempi ci siamo persi — con la solidarietà nostrana, semplice e diretta. Nel 2010 Fabio Cannavaro, Toni, Gilardino, Matri e Materazzi posarono per un calendario («Freedom»), mentre nel dicembre scorso i giocatori della Lazio si inventarono camerieri per una serata benefica.
Fonte: Gasport