Claudio Ranieri, tecnico della Roma, parlerà oggi in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Fiorentina.
Ünder era tornato con il Napoli, sono tornati anche Pastore e Pellegrini. Come stanno?
“Li ho avuti per pochissimo tempo, il mio compito è quello del farmacista, valutare bene chi può giocare dall’inizio e chi può subentrare, contando che ho sempre solo tre cambi. Sono a disposizione, tra virgolette”.
La sconfitta di domenica e il ricordo del KO di Coppa possono essere una spinta in più?
“Mi auguro che siano la benzina che fa reagire, dobbiamo proiettarci a questo. Sette gol in Coppa sono tanti, molti sono stati fatti allo stesso modo, palla lunga a scavalcare la difesa, è un’arma che la Fiorentina sfrutta molto bene, ha fatto gol in 35 secondi contro l’Inter. È un loro modello, al di là di chi gioca”.
Nella Roma manca un rubapalloni, in questo senso fanno coppia Nzonzi e De Rossi o sono un lusso che la Roma non può permettersi?
“Indubbiamente è così, ma due mediani possono fare filtro. Alcune volte riesce, altre no. È logico che avere tutti a disposizioni aumenta le scelte”.
I giocatori che hanno uno contro uno sono più importanti?
“Sì, è una mia convinzione. Però c’è chi sta bene fisicamente, chi ha fatto una partita e può rigiocare dopo due giorni, visto che poi ce ne sarà un’altra ancora. Le considerazioni sono varie. Devo valutare chi può darmi 30-45 minuti e chi non avendo allenamento ha bisogno di un recupero più lungo”.
Ha detto che Dzeko e Schick devono giocare insieme, ma poi non hanno reso. Uno dei due potrebbe finire in panchina?
“Potrebbe. Chiederò come stanno, Dzeko ha giocato con una botta all’anca e un meloncino sopra la caviglia. Valuterò e sceglierò”.
La Roma conferma una tendenza negativa difensiva: sta pensando di cambiare qualcosa?
“Sto pensando 25 ore al giorno a come cambiare questa squadra. Ci sto mettendo tutto me stesso. Valuterò tutto”.
Domani Olsen o Mirante?
“Vediamo, dopo l’allenamento sceglierò. Dovrò aspettare anche l’allenamento di domattina”.
Totti ha prefigurato l’ipotesi di assumere un ruolo più importante in società. Come lo vedrebbe? Come vede in futuro De Rossi?
“Per De Rossi, ci penserà lui. Per Totti, ha già assunto un ruolo importante, c’è un processo passo dopo passo di entrare in sintonia con la società. È un punto di riferimento importante per me, i giocatori e la società, e la società vedrà in che direzione è meglio che agisca”.
Ha sentito Pallotta dopo il Napoli? Ha la sensazione di una squadra che fatichi a tirare fuori gli attributi?
“Non l’ho sentito. La squadra vive un momento particolare, ho visto l’analisi dei chilometri percorsi. Siamo uguali noi e il Napoli, solo che il Napoli ha corso da squadra. Il Napoli ha avuto una percentuale notevole di passaggi riusciti, noi no. Dipende dalla perdita di fiducia che i ragazzi hanno, voglio uomini, una squadra che sappia reagire alle avversità. Se tutto andasse bene, potrei giocare pure io, quando le cose vanno male bisogna aiutarsi reciprocamente”.
Si può pensare di puntare su giocatori più liberi mentalmente?
“Ho utilizzato subito Kluivert, Zaniolo l’ho utilizzato quando si è sentito a disposizione e pronto, però voglio dire una cosa. Quando le cose vanno bene, qualsiasi giocatore metti dentro, l’orologio funziona. In caso opposto, devono esserci anche giocatori di esperienza che guidino gli altri”.
Col recupero di qualche centrocampista, è possibile un rombo a centrocampo?
“Sto pensando a tutto, ma per pensare bene devo fare allenamento oggi e poi decidere”.
Come mai la squadra non riesce a essere corta e compatta?
“Voglio la squadra corta e compatta, ma è facile a dirsi, meno a farsi. Chi fa l’allenatore nelle giovanili sa che vede delle cose, ci lavora, e la squadra è costruita per fare un certo tipo di gioco, per pressare in avanti, e i difensori impauriti restano dietro. Dobbiamo riuscire a essere compatti”.
Pensa di coinvolgere i tifosi a Trigoria?
“Credo che i tifosi abbiano capito che la squadra ha bisogno di loro. La Curva Sud ha incoraggiato fino all’ultimo, anche se stavamo 4-1. È logico che chieda sempre il supporto del pubblico, ma il pubblico vuole vedere che questa squadra reagisca, che faccia qualcosa. Chiedo questo alla mia squadra”.
La sua Roma continua a prendere gol, non pensa che bisogna ripartire da questo problema?
“Non chiedo nulla di quando abbiamo la palla, dico loro di non giocarla nella nostra metà campo. Non capisco perché tutte le squadre vogliano iniziare a giocare da dietro. Voglio che si resti compatti, se questa squadra ha delle difficoltà, le mascheri stando compatto. Ma non riusciamo a esserlo”.
Redazione GazzettaGiallorossa.it