Istruzioni per l’uso. I giochi non sono fatti, chi spaccia certezze racconta fole, gli scenari sono estremamente fluidi. Con queste premesse, il futuro della panchina della Roma racconta tante storie diverse tra loro, ma che partono da una considerazione di base: il club giallorosso è molto ambito e i sondaggi fatti su tanti fronti (più di quelli rivelati) sono stati tutti proficui. In questo senso, non sorprende che la Roma abbia contattato anche Antonio Conte, perché – oltre a essere uno dei big su piazza – avrebbe il gradimento quasi compatto del tifo giallorosso. Detto questo, la strada non è affatto semplice da materializzare (…) Una cosa è certa: la dirigenza giallorossa – tra Toscana e Londra – ha incontrato già tre volte Conte, e non è un mistero che l’ex c.t. della Nazionale abbia espresso apprezzamento per la rosa e in generale per il «modus operandi» della società, che sul mercato investe parecchio, anche se non sempre con profitto. Come tutti gli allenatori che sono stati contattati, entrambe le parti conoscono sogni e bisogni dell’interlocutore. Perciò, tornando a Conte, la Roma sa bene che un tecnico del genere viaggia su ingaggi altissimi (non meno di 8 milioni a stagione) e ha una comunicazione importante che, per intenderci, non accetterebbe intromissioni «pesanti» in stile Pallotta arrabbiato. (…) La Roma deve confrontarsi con colossi. E non si tratta tanto di Inter e Milan – che pure hanno sondato il salentino – quanto di club come Psg e Bayern Monaco, pronti a costruirgli squadre potenzialmente in grado di vincere quello che è il grande sogno di Conte: la Champions. A questo proposito, occhio poi a un altro fronte. Dopo gli annunci il matrimonio fra la Juve e Allegri è destinato a continuare, ma se quando si siederanno al tavolo (presto) i programmi e le aspettative non coincidessero, niente farebbe escludere un divorzio, con Conte catapultato a essere il primo candidato per la panchina. Ma per l’ex c.t. (che in giallorosso ritroverebbe l’amico Petrachi), oltre alla Champions ci sarebbe anche un altro modo per fare la storia: vincere a Roma. E l’idea lo intriga un po’.
Fonte: Gasport