(F. Biafora) – La Roma scende al sesto posto. Con la vittoria dell’Atalanta ai danni del Napoli, gli uomini di Ranieri perdono una posizione venendo scavalcati dagli orobici, ora a +1 a braccetto con il Milan, mantenendo due lunghezze di vantaggio sul Torino e tre sulla Lazio. A cinque giornate dal termine del campionato i giallorossi sono in piena corsa per raggiungere la qualificazione alla prossima Champions League, che appare ormai quasi scontata per l’Inter di Spalletti dopo il pareggio di sabato sera. Per la quarta piazza, ultima disponibile per l’accesso diretto ai gironi della massima coppa europea, è piena bagarre: la mischia coinvolge un ventaglio di cinque squadre raccolte in appena quattro punti. Il calendario della Roma sembra ad un primo impatto quello più agevole tra tutte le contendenti. Prima del traguardo finale sono attesi gli scontri con Cagliari, Genoa, Juventus, Sassuolo e Parma, che sulla carta non appaiono eccessivamente ostici per una rosa che ha dato segnali di ripresa nell’ultimo periodo. Lo scoglio più arduo da superare, visto che la Juve è già campione, è forse quello rappresentato dalla trasferta di Marassi, in cui il club di Preziosi (confermata la fiducia a Prandelli) potrebbe ancora essere invischiato nella lotta salvezza, dovendo prima affrontare la Spal, reduce da cinque successi nelle precedenti sei gare. Le avversarie hanno invece in programma una serie di scontri diretti, oltre agli impegni di Coppa Italia, che possono agevolare i giallorossi nello sprint. Nel prossimo turno si sfidano Milan e Torino, con i granata che all’ultima giornata se la vedranno con la Lazio. I biancocelesti, dopo il difficile impegno con la Samp, hanno davanti a loro il match con l’Atalanta di Gasperini. Senza fare alcuna tabella è inevitabile dire che
qualcuno perderà dei punti decisivi. Lasciando da parte l’agenda contenente i prossimi appuntamenti, la Roma, dopo due giorni di riposo per le feste pasquali, riprende oggi gli allenamenti in vista del Cagliari. Sabato Ranieri dovrà fare a meno degli squalificati Cristante e Zaniolo (è un falso il suo messaggio social che è girato nelle scorse ore) e probabilmente cambierà modulo per sopperire alle diverse assenze. L’opzione più plausibile è quella del ritorno allo schema con le due punte, Dzeko e Schick, supportate da due esterni a tutta fascia e coperte da Pellegrini e Nzonzi a centrocampo. La doppia alternativa è rappresentata da Coric e Pastore, mai impiegati nella nuova gestione tecnica, come trequartisti nel 4-2-3-1. L’argentino ha disputato la miseria di 76 minuti dopo il derby d’andata, mentre il giovane croato conta appena 45 minuti totali. Il tecnico capitolino ha manifestato poca voglia di sperimentare e sembra quindi difficile un loro impiego. C’è una clamorosa rimonta subita all’andata da vendicare.