Diciamo la verità, quante sono le persone che hanno la fortuna di sposare l’anima gemella? Probabilmente non moltissime. Così non sorprendiamoci se stasera a Genova contro la Sampdoria la Roma avrà al centro dell’attacco Patrik Schick e non Edin Dzeko. Eppure ieri il tono di voce con cui Claudio Ranieri parlava del bosniaco rivelava ammirazione – nonostante la stagione modesta – che, inevitabilmente, l’attaccante ceco non si è ancora conquistato in due stagioni giallorosse (…) Il problema è che troppo bene sembra non stare (un paio di contusioni e un affaticamento muscolare), tant’è che ieri tra i titolari è stato provato Schick. (…) Nella Roma ha segnato 8 gol in 54 partite, contro i 13 realizzati nella Samp in 35 gare. La delusione dell’ambiente, perciò, è palpabile, anche perché è stato l’acquisto più costoso della storia del club. La formula è stata questa: prima tranche di 5 milioni per il prestito, riscatto per 9 milioni, 8 milioni di bonus e il 50% del prezzo di eventuale cessione, con un minimo garantito di 20 milioni. Morale: detto che Defrelnon è affatto sicuro che venga riscattato dai blucerchiati per 18 milioni (la Roma lo spera), la Samp ha in bilancio (almeno) 42 milioni, ammesso che la cessione non sia particolarmente fortunata. Non sembra essere il caso, perché il valore dell’attaccante, nonostante i 23 anni, si è quasi dimezzato e quindi la Roma, per non fare minusvalenza, dovrebbe cederlo a non meno di 25 milioni, considerando gli ammortamenti. (…) Il calcio a volte sa divorare i sogni, ma anche sancire resurrezioni. Genova potrebbe essere il posto giusto. La zona Champions, in fondo, non è poi così lontana.
Fonte: gazzetta dello sport