(F. Ferrazza) – Prima gli striscioni nella notte di martedì in varie parti della città, poi una contestazione a Trigoria. Le ultime 48 ore hanno stravolto il mondo Roma, già messo a dura prova da una stagione piena di colpi di scena. E così, circa 150 tifosi dei gruppi della curva sud hanno contestato duramente la società giallorossa a Trigoria. I bersagli principali? Pallotta e Baldini, per il modo in cui hanno trattato De Rossi, non rinnovandogli il contratto. “As azienda, oggi chiarimo sta faccenda”, il lungo striscione srotolato in testa al corteo, a spiegare la presenza degli ultras su piazzale Dino Viola.
Cori contro il presidente la dirigenza, Applausi e incitamento per il capitano. “Fatelo firmà”, “Noi l’As Roma voi azienda funebre”, “De Rossi non si tocca”, gli altri messaggi. I tifosi hanno chiesto ottenuto un confronto con i protagonisti, per avere risposte. Un’ovazione ha accolto l’uscita sotto la pioggia di Ranieri e De Rossi. Non è alle stelle, invece, l’entusiasmo per la presenza del ds pro tempore, Massara, in rappresentanza della società. Ma capitano e allenatore sono stati chiari sulle responsabilità della vicenda. La scelta è arrivata da Pallotta e Baldini, quest’ultimo indicato da Ranieri come “testa grigia”, ossia colui che decide sempre insieme al presidente, a distanza. Il tecnico è sconfortato su come tutta la questione sia stata gestita, non tenendo in considerazione che la Roma ha ancora due gare fondamentali. Ha invitato tutti alla calma, Daniele, dicendo che anche se la societá cambiasse idea, ormai non si potrebbe tornare indietro. “Se ci ripensano loro, io non cambio idea, c’è anche una dignità”, la sintesi del pensiero del giocatore.
Fonte: la repubblica