Il confronto, impietoso, lo fanno la classifica e la bacheca: la Juventus è a + 30 e si presenterà domani all’Olimpico con l’ottavo scudetto consecutivo già in tasca, mentre a Trigoria siamo sempre a «zeru tituli». (…) Il giorno dell’addio di Claudio Ranieri, così, diventa occasione per una previsione del tecnico/tifoso su un futuro non semplice: «La Juve è un punto di riferimento tra i top team. Credo che per la Roma sia vitale avere lo stadio, solo dopo potrà pensare alla rincorsa». Sarà fondamentale seguire un progetto condiviso con il tecnico – chiunque sia – e non affidato al mercato fatto di occasioni e non di priorità. L’esempio che porta Ranieri è di grande attualità: «Che bello quando si costruisce una squadra a somiglianza dell’allenatore! Klopp è riuscito a prendere dei giocatori che sposano al meglio la sua filosofia e il Liverpool non ha più gli alti e bassi di prima. (…)». Può costruire un modello simile anche la Roma? Serve, per prima cosa, un tecnico con pieni poteri. Franco Baldini, consigliere personale del presidente James Pallotta, non ha abbandonato la pista che porta a Maurizio Sarri. (…). A Sarri piacciono i Blues ma a parecchi Blues – i tifosi, una parte della squadra e Marina Granovskaya, plenipotenziaria del presidente Abramovich – non piace (più) Sarri. E la Roma, così, resta alla finestra. Il no di Conte, secondo molti, non ha bloccato l’arrivo alla Roma del suo amico Gianluca Petrachi, prossimo d.s. (…).Per liberarlo dal contratto servirà un indennizzo che il Toro avrebbe identificato in Riccardi. (…). Dalla Francia arrivano voci sull’interesse del Paris Saint-Germain per Edin Dzeko e Steven Nzonzi. Dovendo abbassare il monte ingaggi e ringiovanire la rosa, la Roma non si opporrebbe certo in caso di un’offerta interessante.
Fonte: corriere della sera