(F. Balzani) – Non solo De Rossi. Domenica sera contro il Parma, in un Olimpico tutto esaurito, saluterà un altro grande romanista come Claudio Ranieri che ha accettato di traghettare una squadra allo sbando verso un posto in Champions oggi quasi impossibile da raggiungere. Il tecnico, al quale non è stato proposto il rinnovo, ha salutato ieri i tifosi, tramite il sito del club, ed è tornato a parlare del futuro della Roma dopo le polemiche dichiarazioni post Sassuolo: «I programmi futuri dipenderanno molto dal nuovo allenatore. Dico solo che questa è una buona squadra e che negli ultimi anni è sempre andata in Champions. E allora diciamo che la prossima squadra dovrà entrare in Europa League, voliamo più in basso. Se poi c’è l’anno buono, vorrà dire che entrerà in Champions League e sarà una bella sorpresa. Io sono sempre stato così, meglio non caricare di aspettative i tifosi e, di conseguenza, allenatori. Quando sono tornato ho visto tantissimi cambiamenti, tante cose che prima non c’erano, vuol dire che i soldi qui sono stati spesi e le cose sono state fatte bene». Non si placano però le contestazioni a Pallotta che sono arrivate ieri pure sui giornali di Boston. Poi Ranieri passa al bilancio del suo lavoro: «Qui ho avuto l’appoggio di tutti. E anche della squadra, perché ha saputo reagire a un periodo di scoramento. Non si arriva con la bacchetta magica. Gli aspetti positivi sono legati alla solidità difensiva che prima mancava. Un aspetto negativo è il gol subito a Genova nei minuti di recupero che forse ci è costato la Champions. Credo che Fazio e Nzonzi hanno fatto passi in avanti». Infine su De Rossi: «Ogni tifoso si è identificato in lui, per quella voglia che ha, per quello spirito combattivo che ha sempre fatto vedere. Mi auguro che domenica sia una giornata caratterizzata da un saluto pieno di amore». Anche per Claudio: «I panni da tifoso non me li sono mai tolti, lo sarà sempre e sono stato onorato di poter allenare di nuovo la Roma».