(M. Lobasso) – Morgan De Sanctis è stato portiere della Nazionale, di Napoli e Roma, tra le altre, e oggi è un giovane dirigente di talento nel club giallorosso. Lo premiano per la bravura, con il riconoscimento nazionale della MCL Inside the sport, a fine stagione ma, con il futuro prossimo ancora pieno di incognite.
La Roma è a caccia di un tecnico nel dopo Ranieri. Gasperini sembrava in pole.
«Lo stimo, del resto come si fa a non stimare Gasperini. Con l’Atalanta è stato grande. Mi chiedete se verrà a Roma? Non so nulla dell’allenatore, un giorno lo diranno anche a me».
Il ct Mancini ha convocato a 36 anni Mirante in Nazionale. Bella soddisfazione anche per De Sanctis, sempre prodigo di consigli per il portiere giallorosso.
«Mirante ha disputato un finale di stagione strepitoso. Se la merita tutta questa convocazione in Nazionale, anche a 36 anni, è il frutto di un duro lavoro. E’ stato fortunato per le assenze di Donnarumma e Perin, ma se l’è meritata».
In tre anni ha dovuto assistere a due addii commoventi nella Roma: prima il grande Totti poi De Rossi.
«E’ stato emozionante in entrambi i casi. Ma dobbiamo abituarci. Nessuno è per sempre, le società scelgono secondo programmi studiati e ben ponderati. Sarà sempre più difficile vedere le bandiere nel calcio italiano. Non è un dramma. Questo calcio è bellissimo lo stesso. A me piace quanto e più del passato. Non sono nostalgico. Voglio bene a De Rossi, anche per una questione generazionale. Mi ha colpito molto il suo addio».
La Roma inizierà la stagione a fine giugno per i preliminari di Europa League.
«Siamo già pronti, lo sappiamo bene e il club si è mosso per tempo. Il 25 luglio si gioca e la Roma sarà già competitiva, qualunque cosa accada».
Fonte: Leggo