Stefanini non vuole parlare, ma c’è una ricostruzione interna che lo scagionerebbe. Il 23 gennaio viene convocato da Monchi, Fienga, Totti e Baldissoni proprio in merito alla mail di Lippie, che ovviamente faceva riferimento anche ai tanti infortuni occorsi alla squadra. Stefanini si difende e chiede l’autorizzazione di parlare con Lippie alla presenza di un testimone. La dirigenza glielo accorda e lo stesso preparatore statunitense lo scagiona: non è lui l’informatore e il giorno successivo viene informata la dirigenza. A quel punto tutto si normalizza, fino al divorzio da Di Francesco che trascina con sé anche Stefanini con dispiacere di De Rossi e di tanti calciatori, che volevano si aspettasse almeno la fine della stagione.
Alcuni concetti però a Stefanini riusciamo a strapparli: «Non sono mai citato nella mail di Lippie e lui lo ha confermato; Daniele è un professionista esemplare, che ha dato tutto per la Roma; Totti non c’entra col mio allontanamento e con Di Francesco i rapporti sono stati ottimi».
Fonte: Gasport