(S. Carina) – Non solo l’appeal. Più trascorrono i giorni e il rischio che la Roma vada incontro anche a problemi legati all’immagine (caotica) che proietta all’esterno, lievitano di ora in ora. Prima la stagione tribolata con gli addii in corsa di Di Francesco e Monchi. Poi le bordate di Ranieri, il mancato aggancio alla Champions, il traumatico addio di De Rossi, la contestazione che ne sta seguendo e i no in rapida successione di Conte e Gasperini. Ora l’inchiesta di Repubblica. Sullo sfondo un club che continua ad incassare colpi e al 31 maggio è ancora con un direttore sportivo (Petrachi) da ufficializzare e senza allenatore.
CONTATTI – Proprio su questo tema, continuano le consultazioni della società. Singolare che ogni ala del club continui ad interpellare un candidato diverso. Nelle ultime ore, proprio Petrachi – dopo aver sondato nei giorni scorsi De Zerbi – ha contattato Mihajlovic per capire l’eventuale disponibilità del tecnico. Le perplessità sul suo conto sono di natura (quasi) esclusivamente ambientale. Non più tardi di un paio di settimane fa, il serbo si è professato per l’ennesima volta tifoso laziale. E per una tifoseria, che proprio nel giorno dell’addio di De Rossi s’è ritrovata in nome del ‘romanismo’, non sarebbe il miglior biglietto da visita possibile. Il timore da parte della dirigenza che possa essere letta come una provocazione, frena al momento l’ok. Anche se Sinisa, capace di giocare sia nella Roma che nella Lazio e allenare sia l’Inter (come vice) che il Milan, ha detto a Petrachi che non avrebbe problemi ad accettare l’incarico. Nel frattempo, a margine della riunione andata in corso all’Eur mercoledì sera, Totti ha contattato direttamente Gattuso (nel weekend a Capri per la festa organizzata da Ancelotti). Prima di lui, poche ore prima, ci aveva pensato (anche) Balzaretti a rompere il silenzio che durava ormai da mesi, dopo il sondaggio fatto ad inizio 2019 dal vicepresidente Baldissoni. Rino – che ha un’offerta dalla Fiorentina se dovesse finire nelle mani dell’imprenditore Commisso ed è allettato da un’avventura all’estero – ha preso tempo. Non ha chiuso la porta ma vuole prima capire i piani societari riguardanti il mercato in entrata e in uscita.
CARTE DI RISERVA – La corsa – aspettando anche il responso su Sarri – vede questi tre nomi avanti agli altri. Anche perché Giampaolo (il preferito di Baldini) è finito in orbita Milan. Fonseca (Shakhtar), che troverebbe d’accordo sia Petrachi che il consigliere di Pallotta, è penalizzato dal fatto che non conosce il calcio italiano e per ora sembra una carta da giocarsi in extremis, qualora si complicassero altre piste. Più indietro Benitez e Blanc anche se ieri l’ex ct francese, nel negare la possibilità di approdo sulla panchina del Lione, ha riferito in modo sibillino che la sua «prossima esperienza sarà all’estero».
Fonte: Il Messaggero