(F. Caruana) – Resterà la lezione di stile di Paolo Nicolato subito dopo il fischio finale a Gdynia, in Polonia: “Non vedo perché si dovrebbe parlare di ingiustizia. Credo sempre alla buona fede degli arbitri. Casomai si e trattato di un errore”. L’Italia Under 20 è uscita in semifinale al Mondiale contro l’Ucraina nel modo più atroce: nei minuti di recupero Scamacca era finalmente riuscito a sbloccarsi, controllo di petto e splendida girata al volo, e a pareggiare così la rete di Buletsa per l’1-1 che voleva dire supplementari, da giocare con l’uomo in più. Ma l’arbitro brasiliano Claus, che già in diretta aveva portato il fischietto alla bocca per punire il lieve contatto tra il gomito del numero 11 azzurro e il mento del difensore Bondar, ha rivisto l’episodio al Var e ha deciso che no, non era gol. E che l’Italia era fuori. Metro severo, lo stesso usato per il secondo giallo a Popov pochi minuti prima.
Agli azzurri resta la finale per il terzo posto, venerdì contro l’Ecuador, insieme alle note positive: vincere è importante, ma, specie a livello giovanile, non è l’unica cosa che conta. Il terzo posto ai Mondiali U20 del 2017, il secondo agli Europei U19 del 2018 e la conferma di essere tra le prime quattro selezioni U20 al mondo sono segnali che fanno felici in molti, a partire dal presidente federale Gravina: “Gruppo straordinario, che meritava la finale. Il futuro è assicurato”. L’unico ad aver giocato tutte e tre le manifestazioni e stato Alessandro Plizzari, portiere classe 2000 scuola Milan che ha dimostrato grande sicurezza tra i pali e, anche se non gli piace che si dica, si sta facendo la fama di pararigori. L’altro grande protagonista è stato il capitano Andrea Pinamonti, 4 gol. E’ cresciuto nell’Inter, ha esordito in prima squadra a 17 anni da titolare in Europa League. Nell’ultima stagione in prestito al Frosinone ha segnato 5 reti. E ora lo aspetta l’Under 21 per gli Europei che l’Italia ospiterà dal 16 giugno. Tra le note più liete c’è anche Luca Pellegrini, esterno sinistro impiegato con ottimi risultati da Nicolato come mezzala, che da gennaio a Cagliari ha mostrato le sue qualità. E’ cresciuto nelle giovanili della Roma, come Scamacca e come Frattesi, centrocampista tuttofare di proprietà del Sassuolo. II giugno azzurro prosegue con gli Europei U21, domenica c’è l’esordio a Bologna contro la Spagna, l’eterna avversaria che due anni fa a Cracovia fermò la corsa dell’Italia in semifinale. La Nazionale di Di Biagio, che da oggi potrà contare anche sui giocatori prestati a Roberto Mancini (Barella, Zaniolo, Lorenzo Pellegrini, Gianluca Mancini, Kean, Chiesa) è chiamata a fare bella figura come i ragazzi di Nicolato, usciti tra le lacrime ma pronti a scrivere nuove pagine del calcio azzurro.
Fonte: Repubblica