James Pallotta cerca di mettere un freno al caso Totti o, quanto meno, a prendere un po’ di tempo (…). I dirigenti giallorossi vorrebbero evitare un’altra rivolta di piazza dopo quella per l’addio a De Rossi. Il presidente, così, ha rilasciato una lunga intervista al sito ufficiale del club. Prima ha chiarito di averlo invitato alla riunione di Londra, dove Totti non ha voluto partecipare «perché forse ha bisogno di tempo per decidere il suo futuro e io sono pronto a concederglielo». I toni sono stati molto concilianti, anche se Pallotta ha tracciato i confini del lavoro in un modo che l’ex numero 10 potrebbe anche non gradire: «Sa giudicare meglio di tutti il talento, me lo ha detto anche Franco Baldini. Dobbiamo lavorare insieme per rifare una grande Roma». Sembra più il ritratto di un talent scout che di un dirigente operativo come Totti vorrebbe essere.
«(…) Da quando Monchi se n’è andato abbiamo visto Francesco fare dei passi in avanti e prendersi delle responsabilità. In tutte le decisioni sui cambiamenti che abbiamo fatto in primavera, tra chi se n’è andato e chi è arrivato, Francesco ha avuto un peso che probabilmente neanche lui pensa di avere avuto». Totti ha parlato ieri per telefono con Guido Fienga, il ceo giallorosso che ha l’ingrato compito di cercare di portare la pace tra Totti e Baldini. Un’impresa che non sembra possibile ma qualcuno deve provarci (…).