(…) Prima la visita alla sede dell’Eur, poi il blitz a Trigoria per studiare il centro sportivo che domani riaprirà i battenti ai calciatori, impegnati oggi nelle visite mediche. Fonseca è arrivato ieri mattina intorno alle 7 da Kiev, mentre i suoi «pretoriani» – Nuno Campos, Nuno Romano, Pedro Moreira, Tiago Leal e l’ucraino Khlivinyuk – sono giunti più tardi da Oporto. «Non ci ho pensato due volte ad accettare l’offerta – spiega ai media del club -. Essere l’allenatore della Roma è uno degli obiettivi di gran parte degli allenatori in Europa. Come ho detto, sono molto contento e motivato, ho voglia di costruire qualcosa di speciale e diverso qui, con le mie idee. Possiamo fare grandi cose (…)».
La Roma, al momento, la conosce da avversario (…) adesso la plasmerà con piglio d’artista. «La cosa più importante è costruire una squadra coraggiosa, è il mio obiettivo principale e credo che con questi giocatori sarà possibile farlo. Sarà una squadra che non avrà problemi a confrontarsi con le più forti e le più piccole. Voglio che i miei giocatori dimostrino coraggio e qualità nel gioco che esprimeranno (…). Possiamo costruire una grande squadra». Che avrà un primo, grande obiettivo: arrivare tra le prime quattro per tornare in Champions.
Certo, il momento storico non è di quelli che invogliano all’ottimismo, perché i divorzi quasi contemporanei di De Rossi e Totti fanno ruggire i tifosi. «A loro voglio dire che è nostra intenzione costruire qualcosa di speciale. Qualcosa che li renderà orgogliosi di questa squadra partita dopo partita. Avremo bisogno dei tifosi, tutti insieme possiamo costruire qualcosa di grande e proporre un grande calcio per renderli orgogliosi. Siamo certi che saranno al nostro fianco».
Fonte: gazzetta dello sport