(E. Gamba – M. Pinci) – Gigi Buffon ha ancora delle idee da calciatore per la testa, dei record da battere, delle statistiche da aggiornare e perciò continuare a giocare. Ieri ha lasciato il Psg, rifiutando la proposta di rimanere a Parigi per una stagione ancora: ha capito che difficilmente avrebbe potuto replicare le 25 presenze collezionate in un’annata strana durante la quale lui e Areola, riserva di Lloris nella Francia, si sono spartiti la porta e il posto, un’alternativa cui l’allenatore Tuchel ha deciso di dare un taglio: “Non possiamo andare avanti così, siamo il primo club nella storia del calcio a farlo. Dall’anno prossimo, avremo un titolare e una riserva”.
A quel punto Buffon ha capito che rimanere al Psg sarebbe stato impossibile: il dodicesimo non lo vuol fare ma allo stesso tempo non se la sente di giocare sempre e comunque, tant’è che già nell’ultimo anno di Juve aveva smesso di farlo. Per questo ha lasciato parigi dove si è trovato benissimo (“Hemingway scrive che ci sono soltanto due posti al mondo in cui si può vivere felici: a casa propria e a Parigi. Da oggi vale anche per me”) ma dove non aveva più prospettive tecniche, anche se il club lo avrebbe tenuto volentieri: “Ma io non mi sono sentito di accettare, spinto dal desiderio di prepararmi a nuove esperienze umane e nuove sfide professionali” ha detto Gigi che da oggi è sul mercato. Difficile che al Psg arrivi un nuovo portiere: verrà promosso Areola e casomai potrebbe affiancarlo Trapp, di rientro dal prestito all’Eintracht. Rimane comunque vivo un interessamento per Donnarumma, anche se al momento i parigini non intendono investire monete sonate sul ruolo.
Buffon, da parte sua, ha ancora ambizioni da numero 1, perciò ha escluso in partenza di lasciare che la sua carriera tramonti dove il calcio è ricco e facile: Usa, Cina, penisola arabica. Vuole rimanere in Europa, possibilmente in un club ambizioso, magari che faccia le coppe e che lotti per un titolo. Lui in carriera ne ha vinti 26, l’ultimo dei quali è stato il campionato francese, anche se poi la stagione del Psg è andata a rotoli dopo l’eliminazione dalla Champions League a opera del Manchester e anche per colpa di una papera clamorosa quanto rara dell’ex juventino. Quali prospettive ci sono dunque per lui? Ha fatto due chiacchiere con Totti (era all’Olimpico all’addio di De Rossi), ma la Roma non si è dimostrata interessata. Piuttosto lo vorrebbero i tifosi della Lazio, che con Gigi hanno sempre avuto un solido feeling. Un’offerta vera gliel’ha fatta il neopromosso Brescia ma al momento Gigi l’ha messa in attesa, così come la suggestione di andare al Genoa, la squadra per la quale tifa da ragazzo. È tentato dall’idea di tornare da noi per battere il record di Serie A di Paolo Maldini (il parziale attualmente è 617-640), ma al tempo stesso non è convintissimo di vestire una maglia italiana diversa da quella della Juve. L’unica cosa certa è che giocherà ancora, anche se non sarà il più anziano giocatore in attività nei principali campionati europei: lo supera, per cinque mesi, il brasiliano Hilton del Montpellier, che il suo contratto lo ha rinnovato ad aprile. Buffon resta quello che ha scritto su di lui il Psg: “Un gentlamen in campo e fuori. Ti auguriamo il meglio per il futuro. Ciao e grazie per tutto”. E ci si rivede in giro, in ogni caso.