(U. Trani) – «Ci vediamo tra un mese». Tutti al mare. Anzi, Totti al mare. Francesco, dopo il saluto a Giovanni Malago che lo ha aspettato nel suo ufficio e l’abbraccio a Rosella Sensi nel corridoio del 1° piano del Palazzo H, vola via dalla Capitale. Senza dire che cosa farà da grande. L’attuale status è quello del disoccupato. Fa strano solo a dirlo. Anche perché riceve proposte da tempo, in Italia all’estero. «Sì, anche in serie A: una l’ho avuta in mattinata». Quella di Massimo Ferrero che lo vorrebbe alla Sampdoria per metterlo di nuovo accanto a Di Francesco. «Valuterò più avanti». Scelta ampia. Non d’amore, ma intrigante. Dt, ambasciatore e procuratore. Deciderà che cosa è meglio, anche se vorrebbe evitare di cominciare il percorso da dirigente in un’altra società del nostro campionato.
LINGUA SCIOLTA Totti se ne va in Spagna, a Ibiza. Vacanza e basta. Non di studio. Anche se poi rivela, prima di imboccare le scale: «Sento le solite chiacchiere, ma state tranquilli: sto imparando l’inglese. Così farò tutti contenti». È ironico e pungente, pure a sfogo esaurito. Eppure chi vuole andar oltre, viene subito stoppato. «Non c’entrano i miei figli. E’ Ilary che insiste e mi rompe le scatole se non lo faccio». Selfie, autografi e sorrisi. «Torno, torno. Ma vi ritrovo? Cominciate ad avere i vostri anni». Scherza sul nuovo appuntamento da fissare, almeno è quanto si augura, a breve. Non si sa se per il 2° capitolo dedicato alla Roma americana o, come ha chiarito, per prendersi quei pieni poteri che Pallotta e Baldini gli hanno negato, nonostante la promessa di Fienga che ha ringraziato davanti alla platea e in diretta tv. Negando che però il ceo abbia alzato la posta per convincerlo, cioè offrendogli 1 milione di euro all’anno (lascia 2,4 milioni per i 4 anni rimanenti di contratto).
VERSO L’AZZURRO In prima fila il fratello Riccardo, gli amici Alberto Aquilani e Vincent Candela, subito dietro Luciano Tessari, il vice di Nils Liedholm nella stagione del 2° scudetto. Gente di casa. La nuova sarà in via Allegri: la Federcalcio lo ha già indicato come ambasciatore azzurro per Roma Euro 2020, anche perché nella Capitale sarà in programma la cerimonia di apertura, la gara inaugurale del 12 giugno, altre 2 partite della fase a gironi e un quarto di finale. Totti, nella sua città, riferimento dell’Italia. «Spero di portare fortuna a Mancini». Gravina, insomma, ha giocato d’anticipo, affidandogli il ruolo per l’anno prossimo, a prescindere da quanto gli potrà offrire al ritorno dalle ferie, spingendolo di nuovo in Nazionale. Con la carica di Gigi Riva che iniziò da dirigente accompagnatore e che poi diventò team manager. Senza mai andare in panchina come ha fatto negli ultimi anni Gabriele Oriali che, tra l’altro, è pronto a raggiungere Conte all’Inter. Francesco non vuole essere ingombrante, come gli hanno rinfacciato alla Roma.
QUOTAZIONE MONDIALE Francesco è sempre tentato dall’avventura internazionale, anche per il suo feeling con Gianni Infantino, presidente della Fifa. E, con il vicepresidente Boban che ha scelto di tornare al Milan, non è da escludere che inizi a lavorare proprio con la Fifa. Da ambasciatore. Come lo vorrebbero pure in Qatar per il mondiale del 2022. Volendo, può fare il procuratore accanto a qualche amico: si sentirebbe quasi in campo.