(S. Carina) – Ancora qualche giorno. Petrachi sta spingendo sull’acceleratore per liberarsi dal Torino, scontrandosi con la volontà del presidente Cairo che per lasciarlo andare via in anticipo ha chiesto la rinuncia delle ultime tre mensilità e di altri compensi maturati con il club granata. Entro giovedì il futuro ds della Roma (da qualche giorno nella Capitale) vorrebbe chiudere la pratica per potersi dedicare alla luce del sole, alla prossima esperienza lavorativa. Anche perché le cose da fare non mancano. Entro il 30 di giugno, come già accaduto ai suoi predecessori, Petrachi dovrà rimettere a posto i conti. La Roma confida di rientrare di almeno una quarantina di milioni di plusvalenze. In quest’ottica, Dzeko è ad un passo dall’Inter. I due club sono vicini all’accordo mentre Edin ha già l’intesa con il club nerazzurro. La valutazione del cartellino si aggirerà sui 13,5 milioni (bonus compresi). Ma non finisce qui. Perché l’altro partente entro la fine del mese sarà Manolas. Il greco sta aspettando la definizione dell’affaire Sarri-Juventus. Il tecnico, infatti, nei colloqui avuti con il club di Torino ha fatto due nomi per la difesa: Koulibaly e Kostas. Tuttavia se per il senegalese serve il sì di De Laurentiis (restio ad aprire una trattativa se non a cifre fuori mercato) Manolas può usufruire di una clausola rescissoria di 36 milioni. Della serie: basta portare i soldi e può accasarsi dove vuole. Di certo con l’addio di Monchi e l’arrivo di Petrachi a Trigoria sono cambiate le strategie. Tonali, ad esempio, finito nel mirino del ds spagnolo, l’altra sera al Foro Italico, in occasione della Notte dei Re, ha confidato come l’ultimo contatto con la Roma risalga a gennaio, proprio con Monchi.