Bello sognare che il prossimo scudetto sarà deciso a centrocampo, in nome dell’emergente filosofia «giochista». Ma nessuna delle nostre grandi rinuncia alla difesa. (…) Quello dell’Inter è un reparto fisicamente impressionante, senza eguali in Europa. Minaccia di dominare l’area di Handanovic (chi gli farà gol di testa?) ma sarà pericoloso anche in attacco, soprattutto sui calci piazzati. Come nella Juve. è immaginabile che Conte faccia partire la manovra dalla nuova Bbc (la Gds?), anche se manca un Bonucci, in appoggio a Sensi chiamato a impostare basso come Pirlo. In panchina, aspettando la crescita di Bastoni, non si vedono alternative all’altezza. Sarri avrebbe tutto per una difesa a tre che, però, non è nelle sue corde tattiche. Quindi, salvo shock di mercato, uno tra Bonucci, De Ligt (vero play) e Chiellini riposerà, dosando energie e impegni. Il capitano può essere risparmiato in vista di gare decisive nelle quali resta insostituibile, con tutto il rispetto per il futuro che attende De Ligt. (…) In fase d’impostazione il cambio Albiol-Manolas dovrebbe avere un saldo negativo, ma in compenso l’ex romanista porterà velocità nei recuperi e «cattiveria» in marcatura. Lui e Koulibaly, forse il più forte difensore di Serie A, sono compatibili e non dovrebbero tardare a intendersi. La crescita totale di Fabian Ruiz creerà con Koulibaly un asse sul quale Ancelotti imposterà la manovra. Panchina ricca: Maksimovic, Chiriches, il promettente Luperto. (…) In casa Atalanta partirà Mancini che farebbe comodo alla Roma (come l’altro obiettivo Bartra): perso Manolas, Fazio al momento avrebbe un compagno più solido in Kolarov, con Spinazzola a sinistra, piuttosto che in Juan Jesus, ma urge mercato. (…)
Fonte: Gazzetta dello Sport