(A. Austini) – Non c’è Roma senza Dzeko. Soprattutto se chi dovrebbe sostituirlo non ha la minima intenzione di stabilirsi nella Capitale. L’inversione di rotta nel mercato giallorosso è sempre più concreta, anche se rimane un mese di trattative per scombinare le carte in tavola. Intanto Fonseca si tiene stretto il centravanti bosniaco e prega affinché nessuno glielo tocchi. Non tanto peri quattro gol segnati nelle prime amichevoli o i due assist serviti ai compagni sabato a Lille, dettagli in confronto al comportamento e all’impegno che Dzeko ha mostrato sin dal primo giorno di ritiro. Sempre presente negli allenamenti, ben disposto con l’allenatore e i compagni, il solito leader-trascinatore nelle partite, persino sorridente al cospetto di una stagione appena trascorsa tra mille mugugni. Ed era tutto tranne che scontato. La sua posizione, in realtà, non è cambiata. Si è accordato da mesi con l’Inter di Conte e ha rifiutato la successiva proposta di rinnovo della Roma, ma sa che senza intesa fra i club non potrà muoversi ed è disposto a onorare il suo ultimo anno di contratto in giallorosso senza mettersi di traverso.
Petrachi è al corrente che Edin e l’Inter si parlano addirittura dalla scorsa primavera, ha fissato un prezzo per liberarlo e si è messo in testa di sostituirlo con Higuain o, ancor più difficile, Icardi. Ma il domino di centravanti previsto finora non è neppure iniziato, i nerazzurri sono arrivati a offrire 14 milioni contro i 20 chiesti dalla Roma per Dzeko, Higuain non ha dato segnali concreti di apertura ai giallorossi e Icardi è al centro di una vera e propria guerra con l’Inter. E allora, col passare delle settimane, dentro Trigoria ha preso corpo l’idea di andare avanti col numero 9 bosniaco. Pazienza se poi andrà via a parametro zero, per le plusvalenze necessarie al bilancio rimangono 11 mesi di tempo. Inoltre, l’ingaggio di Dzeko da 11 milioni lordi circa, sommato all’’ammortamento residuo di 4.6 milioni, rappresenta comunque un costo inferiore rispetto a quanto impatterebbero sul bilancio in corso il prestito di Higuain o l’acquisto di Icardi. Insomma la Roma può permettersi di tenere Edin un anno e vuole tenere il punto fino in fondo. Dal canto suo Dzeko aspetterà un’altra settimana-dieci giorni prima di mettersi l’anima in pace e rinviare il trasloco alla prossima stagione. Se Schick andrà in Germania arriverà un sostituto (proposto Llorente), la priorità ora è un difensore centrale: entro giovedì le ultime chance per Alderweireld ma è durissima, l’alternativa in Italia è Pezzella che non convince appieno. Poi eventualmente si penserà anche a un terzino destro e a un esterno d’attacco, ma bisogna vendere tutti i giocatori fuori dai programmi. Piazzarli sta risultando molto più difficile del previsto.
Fonte: Il Tempo