Dopo la vittoria per 3-2 sul campo del Lille, la Roma prosegue la sua preparazione pre stagionale sfidando al “Renato Curi” di Perugia gli spagnoli dell’Athletic Bilbao. Ecco i voti e i giudizi dei giocatori giallorossi:
MIRANTE 5,5: Prende un goal da semplice spettatore grazie al pastrocchio che gli viene confezionato davanti. Sbaglia un disimpegno banale con i piedi che poteva costare molto caro.
FLORENZI 6: Un paio di splendide sgroppate sulla destra che lo proiettano in area di rigore e ad un passo dal bersaglio grosso. Le cose migliori le fa sempre in avanti.
MANCINI 5: A volte lascia davvero a desiderare sia in fase di disimpegno che di marcatura, con degli errori a dir poco banali. Ingenuo il fallo di mano che concede il rigore del momentaneo 1-2.
JUAN JESUS 6: Non è certamente il più forte difensore a disposizione di Fonseca ma l’unico con la velocità necessaria per rincorrere in campo aperto le fughe degli avversari. Finché il mercato non porterà altro in dote, avrà un ruolo prezioso.
SPINAZZOLA 6: Parte a sinistra nel primo tempo, chiude a destra nella ripresa. Sicuramente uno dei più propositivi e già con una discreta condizione atletica. A volte sta anche ai compagni saperlo innescare meglio.
DIAWARA 5: Purtroppo conferma le perplessità già palesate nelle precedenti uscite. Non ha lo spessore per ricoprire un ruolo cruciale come quello del regista in una grande squadra. Nell’azione dello 0-1 si addormenta letteralmente sul retro passaggio di Mancini e spalanca a Garcia e Muniain il corridoio centrale verso la porta di Mirante. Ha una buona capacità di palleggio e di verticalizzazione, ma ancora acerbo per accendere la luce.
PELLEGRINI 6: Prestazione tutto sommato sufficiente eccezion fatta per il pallone perso sanguinosamente di spalle al limite dell’area, che porta al rigore dell’1-2. Anche da mediano davanti alla difesa si disimpegna con buona personalità e visione di gioco. In crescita.
ÜNDER 5: In questo stile di gioco gli esterni sono fondamentali per donare qualità e imprevedibilità offensiva alla squadra. Il giovane turco procede a corrente alternata senza mai incidere veramente. Quando stringe centralmente per venire a prendere il pallone sulla trequarti, non ha mai il guizzo o l’idea giusta per creare la superiorità. Serve molto, molto di più.
ANTONUCCI 5,5: Si alza il livello degli avversari e inevitabilmente va incontro a difficoltà maggiori. Si intestardisce troppo nel dribbling perdendo spesso un tempo di gioco.
PEROTTI 5,5: Troppo affezionato al pallone e poco propenso a muoversi senza. Per quello che chiede Fonseca può essere un problema, specie se non arrivi mai a concludere verso la porta.
DEFREL 5: Improponibile come centravanti di manovra, mette minuti nelle gambe in attesa della cessione.
LOPEZ (dal 46’ per Mirante) s.v.: praticamente inoperoso, osserva solo il rigore di Raul Garcia entrare in rete per il momentaneo vantaggio basco.
KOLAROV (dal 46’ per Florenzi) 7: Salva la baracca con una magistrale punizione che riequilibra il match. Sicuramente il migliore.
FAZIO (dal 46’ per Juan Jesus) 6: Nel secondo tempo la Roma gestisce meglio il pallone e soffre meno dietro, lui fa la sua parte senza sbavature.
CRISTANTE (dal 46’ per Diawara) 6: Diligente davanti alla difesa e nella gestione del pallone.
ZANIOLO (dal 46’ per Ünder) 5: Non disputa una cattiva partita, mettendo anche a segno un bel goal inserendosi di prepotenza al centro dell’area, salvo poi venir annullato per fuorigioco. Rovina tutto nei minuti di recupero non ammettendo di aver preso il pallone con il braccio e “rubacchiando” un rigore inesistente. In un’amichevole non c’era nessun motivo per comportarsi così.
DZEKO (dal 68’ per Defrel) s.v.: Si era detto che per essere un giocatore in partenza aveva mostrato troppo impegno nelle precedenti amichevoli. Questa sera nei 20’ disputati si vede pochino.
KLUIVERT (dal 68’ per Perotti) 5,5: Non ha lo spazio per sprigionare la sua velocità e il resto del repertorio lascia a desiderare.
SANTON (dal 73’ per Spinazzola) s.v.: Giusto una sgambata.
All. FONSECA: L’inizio della stagione si avvicina ma i miglioramenti della squadra sono ancora farraginosi. La fase difensiva grida vendetta e senza Dzeko in campo, l’attacco latita. La sensazione è che con il materiale a disposizione sia difficile fare molto di più, ma una maggiore compattezza va trovata alla svelta per non rovinare la stagione già nei primi mesi.