[…] In attesa di scoprirlo in A, una cosa è certa: Mkhitaryan ha fatto rinascere quell’entusiasmo che nell’universo giallorosso pareva appassito. Ieri sera «Miky», come ormai lo chiamano in tanti, è sbarcato a Roma per prendere alloggio in un hotel in zona Eur, prima di cercar casa forse nello stesso quartiere oppure a Casal Palocco. Oggi sarà presentato in conferenza […].
Ovvio che un calciatore così celebre abbia anche una grande esposizione social. Dopo lo sbarco avvenuto nel 2016, i suoi «follower»sono oltre un milione e mezzo. E’ n grado di parlare 7 lingue e, oltre alla laurea in Scienze Motorie, ha studiato anche Economia.
Ma la principale ispirazione di Mhkitiryan è stato suo padre Hamlet, uno dei più grandi giocatori dell’Armenia. Un attaccante capace di sbarcare anche in Russia e in Francia prima che un tumore al cervello lo portasse via a 33 anni. «Se sono diventato ciò che sono lo devo anche a lui. È stato un modello». Il resto ce lo ha messo la mamma Marina, che al figlio ragazzino intenzionato a rispondere ai tanti calci che prendeva, intimava severa: «No, devi essere sempre educato». Educato e felice, cosa che il calcio brasiliano gli ha insegnato nei mesi trascorsi a 13 anni al San Paolo, dividendo la camera col laziale Hernanes.«Quando sei triste, non puoi essere fortunato – ha raccontato –. È qualcosa che ho imparato dalla cultura brasiliana. Quando sei felice, invece, sul campo succedono cose belle». Quelle che la Roma si aspetta da lui, in grado di giocare in almeno tre posizioni d’attacco: trequartista, esterno sinistro e finto centravanti. Il tutto per la gioia di Fonseca. […]
Fonte: Gasport