(F. BALZANI) – Un altro poker, il secondo in cinque giorni. Anche se stavolta, per ammirare le carte di Fonseca, abbiamo dovuto aspettare la ripresa. La sua Roma, nel primo match del girone di Europa League, ha annientato a fuoco lento l’Istanbul Basaksehir che ha tenuto botta per 40 minuti ovvero fino all’autogol di Caiçara su cross basso di Spinazzola. Uno dei due esordienti dal primo minuto risultato quindi decisivo come qualche giorno fa Veretout e Mkhitaryan. Il vantaggio, arrivato quasi per caso e dopo un primo tempo timido, ha aperto lo stomaco alla Roma che nei secondi 45′ ha chiuso il discorso grazie a uno Zaniolotornato ai massimi livelli. Nicolò ha prima servito un assist perfetto, dopo uno slalom ubriacante, a DZeko che tocca così quota 24 gol portandosi a sole 4 lunghezze da sua maestà Totti sul trono dei bomber d’Europa romanisti. Poi ha visto restituirsi il favore dal bosniaco e ha calato il tris con un sinistro a giro. Giochi chiusi, anzi no perché nel finale c’è stata gioia pure per Kluivert nel Luna Park del gol di Fonseca che condivide il primo posto del girone con il sorprendente Wolfsberger (0-4 a Monchengladbach) e che per la prima volta in questa stagione non ha subito gol. Il tecnico ha adottato un turn over soft, ma ha sorpreso schierando Pastoredall’inizio. L’argentino, dopo un primo tempo grigio, ha risposto bene prendendosi gli applausi dei 20 mila dell’Olimpico dopo i sonori fischi del prepartita. «Non mi è piaciuto il primo tempo non abbiamo fatto bene pressione. In alcuni momenti la squadra è stata lontana. Nel secondo le cose sono cambiate. Io sono molto fiducioso sul futuro perché tutti i giocatori hanno capito la mia idea», le parole di Fonseca che domenica è chiamato a confermare il percorso di crescita a Bologna. La copertina della serata la prende comunque Zaniolo chiamato al riscatto dopo mesi di alti e bassi. «Sono molto felice per quello che sto dimostrando in campo, sono felice soprattutto per la vittoria della squadra. Con DZeko ho una grande intesa, lui è formidabile basta che gli chiamo la palla e me la mette sui piedi. La mia rinascita? Con l’allenamento giorno dopo giorno e la costanza, devo continuare su questa strada e raggiungere altri obiettivi».
Fonte: Leggo