(A. AUSTINI) – I numeri non dicono tutto. Ma qualche volta dimostrano cose sorprendenti. La Roma non ha mai perso in campionato quando è mancato Dzeko, un paradosso statistico che suona come incoraggiamento in vista di domenica, quando il bosniaco sarà costretto, salvo impronosticabili cambi di programma, a saltare la partita con la Sampdoria. Il forte sospetto ieri si è trasformato in una certezza, dopo che Edin si è sottoposto a un ulteriore consulto da uno specialista per valutare i rischi di giocare a due settimane dall’intervento per ricomporre la doppia frattura allo zigomo. “Lascia stare” il consiglio che gli è stato ribadito dal medico, lo stesso già arrivato dal chirurgo Pesucci che l’ha operato a Villa Stuart lo scorso 7 ottobre. Dzeko può quindi a continuare ad allenarsi, come ha fatto anche ieri, ma Fonseca non può considerarlo tra i disponibili per Genova e difficilmente forzerà la situazione giovedì 24 nella gara di Europa League con il ‘Gladbach.
Se per DZeko l’appuntamento è rinviato a Roma-Milan del 27, tocca a Kalinic scaldarsi in vista delle prossime due partite. Cercando di confermare questa strana “legge” sulle assenze del bomber titolare. Da quando gioca in Serie A, Edin ha saltato solo 15 partite e senza di lui i giallorossi hanno vinto 11 volte e pareggiato 4. Ancora più curioso il dato sulla media gol: la media gol col bosniaco in campo è di 1.9 a partita, mentre sale a 2.6 nelle gare in cui è mancato. Se estendiamo la statistica alla Champions, però, Dzeko ha saltato tre gare con Bate Borisov, Real Madrid e Viktoria Plzan e la Roma ha sempre perso.
In tutto questo Kalinic sta cercando il suo primo gol da romanista e lo score recente di certo non aiuta: ha segnato una sola volta nel 2019, in Copa del Rey, mentre per risalire all’ultima marcatura in Liga con l’Atletico bisogna tornare a dicembre 2018. «Ha fatto bene a tornare in Italia – le parole del suo ex allenatore Jarni a Teleradiostereo – sono sicuro che non farà rimpiangere Dzeko, lo può sostituire benissimo».
Detto del centravanti, non finiscono qui i problemi per Fonseca. Ieri nuovi controlli strumentali per Under e Mkhitaryan prima di allenarsi entrambi sul campo individualmente: le rispettive lesioni muscolari sono in via di guarigione completa ma la situazione verrà monitorata giorno per giorno ed entrambi non potranno giocare con la Samp. Perotti prenota un posto in panchina, Pellegrini, Diawara e Zappacosta sono ovviamente out, da verificare le condizioni dei vari nazionali, a partire da Zaniolo che in Liechtenstein è caduto male sulla spalla alla fine del primo tempo. Il baby giallorosso, intanto, è stato inserito tra i 20 candidati per il premio Golden Boy 2019. Ieri titolari in azzurro anche Mancini e Cristante, Kluivert è rimasto in campo 64 minuti nella vittoria per 4-0 dell’Olanda Under 21 in Norvegia, mentre Pau Lopez ha guardato dalla panchina Svezia-Spagna, con Olsen a difendere gli altri pali. Kolarov è già rientrato dopo gli impegni con la Serbia, ma Fonseca solo da domani potrà allenare un numero “decente” di giocatori. Facendo magari la danza della pioggia: a Genova le previsioni tendono al peggio fino a domenica. Hai visto mai…
Fonte: Il Tempo