Guardando Edin Dzeko e Nicolò Zaniolo, viene da pensare che la Roma abbia trovato la sua coppia di supereroi, quelli che potrebbero far svoltare la stagione. I 13 anni che ci sono di differenza tra i due, in fondo, rappresentano quasi il paradigma di due generazioni – 33 anni contro 20 – che spingono per uno stesso risultato, il tutto davanti agli occhi di Francesco Totti, tornato all’Olimpico per tornare a palpitare per la Roma. Dzeko è giunto all’8° gol stagionale (5 in campionato, 1 in Europa League e 2 in Nazionale), nonostante lo zigomo fratturato. Così non è un caso che uno come lui, giunto al 93° centro in 190 partite complessive con la Roma, sia ormai al 7° posto tra i cannonieri giallorossi. Di Zaniolo, giunto alla 9a rete in giallorosso – peraltro tutte segnate all’Olimpico – ha colpito il bacio alla maglia, postando poi la foto. La rete, hanno pensato in molti, è parsa una nuova risposta alle parole di Capello di mercoledì, quando aveva invitato Esposito dell’Inter a «non fare come Zaniolo». Ovvio che si riferisse a qualche atteggiamento fuori dal campo, perché la stima del tecnico per il giocatore – ribadita ieri anche in tv – è enorme. Fatto sta che, da quella frase, Nicolò ha segnato 2 gol in 2 partite.«Penso solo ad allenarmi e lascio parlare il campo – dice il ragazzo -. Stavolta ho guardato il portiere e l’ho spiazzato. Abbiamo fatto una bella partita. Bisogna continuare così e fare tre punti anche a Udine. Battere il Milan era importantissimo. Ora dobbiamo pensare sempre a vincere e a giocare al massimo. Siamo cresciuti tanto, sia di carattere che nel rincorrere l’uomo fino all’ultimo. Infatti sono uscito per crampi. Il mio ruolo? Mi trovo bene sia da mezzala che da esterno».
Fonte: gasport