(K. Karimi – A. Papi) – Ecco i voti e le pagelle assegnate ai calciatori di Roma e Milan dopo la gara delle ore 18:
-ROMA-
Pau Lopez 6.5 – Non deve compiere miracoli, ma fa tutto bene: preciso tra i pali, bene con i piedi e deciso in uscita.
Spinazzola 6 – Nel bene e nel male: si perde Theo Hernandez nell’occasione del pareggio milanista, ma tiene bene la fascia contro Leao e Calhanoglu. Poco brillante nelle scelte offensive. (dal 75′ Cetin 6.5 – Sorpresa. Da terzino destro si cala subito nella parte e non molla un centimetro).
Smalling 7 – Concentrato, cattivo nei contrasti e vicinissimo al bersaglio grosso nell’area avversaria. Sempre più leader di questa difesa.
Fazio 7 – Bravissimo nel gioco aereo, puntuale in difesa. Non commette gli svarioni di inizio stagione, ed è già un grosso risultato.
Kolarov 7 – Stanco ma imprescindibile. Gioca con concretezza ed esperienza, fino al 90′ resta concentrato. Un ritorno alle belle prestazioni di un tempo.
Mancini 6.5 – Continua a giocare con naturalezza da mediano, quasi da libero vecchio stampo quando si abbassa in difesa. L’ammonizione presa nel primo tempo lo condiziona non poco.
Veretout 6.5 – Non fa girare il pallone come un vero regista, ma è tosto nei contrasti e abilissimo sulle palle attive. Ha il merito di prendersi le responsabilità di un centrocampo in emergenza.
Zaniolo 7.5 – Partita intelligente. Con Hernandez bada meno agli scatti e alle giocate di ‘corpo’ mentre preferisce stare più al centro. Perfetto il sinistro in buca d’angolo che regala i 3 punti. Saluti a Capello. (dal 84′ Santon 5.5 – Fallo sciocco su Hernandez che rischia di compromettere la gara).
Pastore 6.5 – Meriterebbe anche il 7 se non fosse per il momentaneo 2-0 divorato prima dell’intervallo. Finalmente sta bene fisicamente e regge anche i 90’. Non molla fino alla fine.
Perotti 6 – A mezzo servizio, quando riesce ad accendersi torna ad essere il fantasista esterno che serve come il pane. C’è da attenderlo. (dal 48′ Antonucci 6 – Tanta corsa e abnegazione, pecca d’esperienza).
Dzeko 7 – Con maschera o senza poco cambia, mette il suo timbro. Non solo segna di testa ma è costantemente in anticipo sulle torri aeree per servire i compagni. Da vero capitano trascina tutti nel finale, verso tre punti fondamentali.
all. Fonseca – Nonostante le defezioni e la stanchezza dell’Europa league, la squadra tira fuori una prestazione di carattere e a tratti anche piacevole da vedere. Aver rigenerato gente come Pastore rimane un suo grande merito. Il vero handicap per questa stagione rimangono gli infortuni (vedi Spinazzola). Ora serve solo un pizzico di fortuna, e non dipende da lui.
-MILAN-
Donnarumma 6; Conti 4 (Calabria 5.5), Musacchio 5, Romagnoli 6, Hernandez 6.5; Paquetà 5 (Piatek sv), Biglia 5 (Bennacer 6), Kessie 5.5; Suso 5.5, Leao 5, Calhanoglu 6. All. Pioli 5.5