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Udinese-Roma, le pagelle: Zaniolo punge anche in trasferta. Kluivert bello e concreto, Pastore risorto

Dopo il successo contro il Milan, la Roma torna in campo per la decima giornata della Serie A, alla “Dacia Arena” contro l’Udinese. Grande vittoria degli uomini di Fonseca nonostante un vergognoso arbitraggio di Irrati e Mazzoleni, addetto al Var. Ecco le pagelle di Roma e Udinese:

ROMA:

Pau Lopez 7: Non è chiamato a interventi particolarmente difficili, eccezion fatta per la sventola da fuori di Jajalo, ma tutto quello che deve fare lo svolge in maniera perfetta. Impeccabile tra i pali e nelle uscite. Da sottolineare la sua predisposizione a bloccare il pallone anche su tiri potenti da fuori.

Santon 6,5: Scelto a sorpresa per ricoprire il ruolo di terzino destro si disimpegna senza affanni. Rischia qualcosa in avvio su Sema, strattonandolo al limite del regolamento in area di rigore. Nel resto della gara non mostra debolezze, affacciandosi quando può anche in avanti. Solido.

Smalling 7: Nella partita in cui commette maggiori sbavature in impostazione, trova la prima rete della sua esperienza romana, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. In marcatura è irreprensibile come sempre, nascondendo il pallone ad Okaka e Lasagna. Di testa si conferma “ingiocabile”.

Fazio 6: Soffre leggermente la velocità di Lasagna che lo impensierisce sull’attacco della profondità, ma grazie all’esperienza riesce ad arginarlo. Troppo sicuro nella marcatura di Okaka, commette una leggerezza facendoselo fuggire alle spalle, ma il fallo è inesistente! L’espulsione è frutto della fantasia di Irrati & Co.

Kolarov 7: Nuovo calcio di rigore a disposizione e nessun tentennamento. Condizione fisica impressionante, considerando le fatiche palesate nelle ultime uscite e l’impossibilità di riposare nemmeno un minuto in campionato. Vero leader anche nel gestire i movimenti dei compagni.

Mancini 7: L’espulsione di Fazio lo riporta al centro della difesa, fino all’ingresso di Cetin nella ripresa. Ormai non fa più differenza la zona di campo ricoperta, è costantemente uno dei migliori in ambo le fasi. Tranquillo nella gestione del pallone e sufficientemente ruvido in interdizione. Maturità.

Veretout 7: Non avrà la qualità del regista puro ma corre veramente per quattro. Alza costantemente il pressing ed è sempre il primo a ribaltare l’azione nella metà campo avversaria. Nonostante l’inferiorità numerica, copre tutta la mediana senza soste. Gregario totale.

Pastore 7,5: Ormai non è più una novità vederlo giocare così. Ritrova spunto e idee come nei tempi migliori, ispirando tutte le azioni più pericolose e catalizzando gli attacchi giallorossi. Sfiora due volte il bersaglio grosso, prima con una conclusione al volo da fuori area, poi con un colpo di tacco lisciato a pochi passi da Musso. Esce a venti minuti dal termine fra la standing ovation di tutto lo stadio. Chapeau.

Kluivert 7: Torna dalla squalifica e lo fa nel migliore dei modi. Rapido, scattante e sempre ispirato. Realizza lo splendido goal dello 0-3 grazie ad un dribbling stretto e un chirurgico destro che bacia il primo palo. Segnali incoraggianti in vista delle prossime uscite.

Zaniolo 7,5: A coronamento di un momento fantastico, arriva anche il primo goal lontano dall’Olimpico. Solito strapotere fisico abbinato a una gestione tecnica e tattica di alto livello. Stravince il duello con Samir non lasciando scampo alla malcapitata difesa friulana. Crescita senza intoppi.

Dzeko 6,5: Non riesce a iscrivere il suo nome nel tabellino dei marcatori ma è solo una casualità vista la mole di gioco offerto alla squadra. Vero regista offensivo imprescindibile per Fonseca.

Cetin (dal 69’ per Pastore) 6: Entra da mediano e chiude da difensore centrale. Altri minuti utili alla crescita.

Perotti (dal 73’ per Kluivert) 6: Una sgambata di un quarto d’ora in vista del Napoli.

Florenzi (dal 78’ per Zaniolo) 6: Partecipa alla festa senza mettere mai il broncio.


All
. Fonseca – É lui il vero mattatore di questo bel momento in casa Roma. Nonostante le difficoltà è riuscito a costruire una macchina estremamente competitiva. Bella la scoperta di Mancini in mediana, ottimo il recupero di Pastore ai fasti di un tempo. La solidità difensiva sta diventando una costante, e con il recupero dei giocatori di qualità, anche la fase offensiva sta tornando ai livelli delle prime uscite. Il gruppo è solido e ambizioso e gran parte del merito è ascrivibile al tecnico portoghese.

 

UDINESE

Musso 6; Becao5, Troost-Ekong 5, Samir4,5; Ter Avest 5 (55′ Nestorowski), Mandragora 5 (46′ Barak 5), Jajalo 5,5, De Paul 4,5, Sema 5,5; Okaka 5, Lasagna 5 (79′ Pussetto 5).
A disp: Nicolas, Perisan, Sierralta, Nuytinck, De Maio, Fofana, Walace, Nestorovski, Teodorczyk.
All: Tudor 4,5

Arbitro Irrati (Mazzoleni addetto al Var) 2: Vergognosa la decisione di espellere Fazio per un fallo inesistente al limite dell’area su Okaka e ancor più grave il mancato intervento del Var Mazzoleni, nonostante diversi minuti di concitate discussioni. Sacrosanto il rigore fischiato per l’intervento scomposto con il braccio di Rodrigo Becao. Questa storia deve finire.

 

A cura di Angelo Papi e Keivan Karimi

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