(A. ANGELONI) – Ha quasi sempre fatto più assist che gol, Mkhitaryan. E questo dato diventa il simbolo della speranza per Fonseca (e per la Roma), che a Parma ha visto Dzeko troppo solo. E se non fa centro Edin, sono dolori; Perotti ha sempre segnato poco, Kluivert in questo deve migliorare tanto; Florenzi (cercato dalla Sampdoria, ma lui vuole la Juve o l’Inter) non viene utilizzato avanti (e a dire il vero nemmeno dietro), Kalinc è out e Under è sempre stato indisponibile. Non resta che sperare in Zaniolo, che sta segnando, ma non compensa il vuoto che c’è intorno, o nei rientri soprattutto di Mkhitaryan e di Pellegrini. L’armeno è il primo soccorso perché Dzeko smetta di sentirsi solo, per dare il cambio sugli esterni o al centro, come trequartista o falso nove.
MUSCOLI – Discorsi teorici, ovvio, molto dipenderà anche dalla sua condizione di salute. In passato Micki ha sofferto di guai muscolari, al piede, al ginocchio, non s’è mai fatto mancare niente. A Roma sta solo continuando su quel trend. Ed è stato preso proprio per aiutare Dzeko, che da un po’ gioca lontano dalla porta e gli altri non lo sostituiscono, nei numeri, in zona gol. Miki è stato male e il rientro non sarà esplosivo:ha saltato la sfida con l’Atalanta, lo scorso 25 settembre, perché non stava bene, poi si è fatto male quattro giorni dopo a Lecce e da quel caldo pomeriggio salentino non lo abbiamo più visto. Un mese e mezzo in naftalina, a curare un problema simile (meno grave) a quello di Cristante. Micki ha rinunciato alla nazionale e per lui è solitamente un peso, ma ha capito che ora è il momento di spingere. Il futuro a Roma è tutto da decidere, il suo campionato comincia ora. Di partite ne ha saltate troppe, nove. Non ha mai giocato in Europa League, dopo la prima presenza solo in panchina contro Basaksehir non è più stato a disposizione. E’ arrivato dopo il derby, avendo giocato tre spezzoni di gara in Premier con la maglia dell’Arsenal (84 minuti contro il Newcastle, 4 con il Liverpool e 23 col Tottenham), in A ha esordito con il Sassuolo, con gol, poi a Bologna, a Lecce (al Via del Mare ha lasciato un assist), più va aggiunta l’ultima parte della sfida contro l’Atalanta (25 minuti). Dopodiché, addio. E’ stato un mese e mezzo di lavoro e di speranza. Con il Brescia, il 24, tornerà a disposizione, questo spera Paulo.
ESPERTO IN MATERIA – L’armeno doveva portare brillantezza all’attacco della Roma, assist e qualche gol. La sua assenza ha fatto crescere Kluivert e Zaniolo. Micki è uomo assist per eccellenza, basti pensare che nelle sue stagioni al Dortmund (le migliori della carriera) ha chiuso con più palle gol (49) che reti (41) nelle sue 140 presenze. Nell’ultima stagione in Premier sono più gli assist, 7, che le reti, 6. E sempre con i gunners ha chiuso con 13 assist e 9 reti. Se questa tendenza verrà mantenuta, Dzeko – e non solo – conterà i suoi benefici. Mkhitaryan in questa settimana tornerà ad allenarsi con il gruppo, così come Pellegrini, un altro che Fonseca attende con ansia. Perché Pastore c’è, ma non basta.
Fonte: Il Messaggero