(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle dell’ultima gara ufficiale del 2019, quella tra Fiorentina e Roma di stasera al Franchi.
-FIORENTINA-
Dragowski 5; Milenkovic 5.5, Pezzella 5, Caceres 5.5; Lirola 6 (Sottil 6.5), Pulgar 5.5, Badelj 6, Castrovilli 6.5 (Eysseric s.v.), Dalbert 5; Boateng 4.5 (Pedro 5), Vlahovic 6.5. All: Montella 5.
-ROMA-
Pau Lopez 7 – Qualche difficoltà con i piedi a inizio gara. Poi svolge la partita perfetta: bravo tra i pali, lucido in uscita. Difficile far meglio.
Florenzi 6.5 – Terza chiamata consecutiva da titolare e terza prova più che sufficiente. Tiene bene in fase difensiva su Dalbert, ottimo anche in fase di rilancio. Se non esistono alternative all’altezza, perché privarsi di lui a gennaio?
Mancini 7 – Dorme sulla rete carambolesca di Badelj, ma per il resto è vincitore su tutti i duelli ingaggiati. Forza fisica e lettura difensiva, intervallate da qualche disattenzione giovanile. Sicuramente uno degli acquisti più azzeccati.
Smalling 7 – Il leader c’è. I fastidi al ginocchio non sono del tutto dimenticati, ma torna a comandare senza paura. Imbattibile sui palloni alti, non si fa superare neanche in velocità.
Kolarov 7.5 – Una sola parola: cattivo. Quando rimprovera i compagni, quando affonda i tackle e quando punisce Dragowski con una punizione da favola. Cinque reti in campionato, tre da calcio piazzato. Fondamentale il suo apporto, anche a 34 anni compiuti.
Diawara 7 – Il vero padrone della metà campo. Recupera e imposta con la testa ben alta, anche elegante a più riprese. Si smarrisce solo 5’ dopo una doppia strigliata di Dzeko e Fonseca. La componente mentale per lui è fondamentale e si è visto in quel frangente. Con la sicurezza e la tranquillità dalla sua, può essere un trascinatore.
Veretout 6.5 – In una serata da ex, dove la brillantezza a volte manca, è il suo lavoro sporco a fare la differenza. Copre Diawara e riparte quando può. Più in imbarazzo quando deve impostare dal basso.
Zaniolo 7 – La sua gara per l’80% è fatta di duelli all’ultimo sangue con un tesissimo Caceres. Ma quando tira fuori il fioretto è un piacere: assist al bacio per Dzeko e contropiede vincente per il poker giallorosso. Non è un caso se l’ultimo gol del decennio in casa Roma porti la sua firma. (dal 90′ Spinazzola s.v. – Qualche minuto per coprire sulla fascia).
Pellegrini 8.5 – Qualità superiore. Ad ogni tocco di palla illumina la scena, la trequarti è il suo territorio di caccia. Geniale la danza sul pallone e l’apertura per Zaniolo che agevola l’1-0 romanista. La sua rete personale che chiude l’incontro è un piatto destro furbo e perfetto. Principe. (dal 86′ Ünder s.v. – Si nota per una bella apertura d’esterno a Dzeko).
Perotti 6.5 – La sua esperienza e il suo saper giocare tra le linee risulta utilissimo, anche se è meno efficace sotto porta. Con una condizione fisica adeguata, come ora, sarà difficilissimo togliergli il posto da titolare. (dal 76′ Mkhitaryan 6 – Entra per partecipare alla festa e alla manovra offensiva).
Dzeko 8 – Totale e totalitario. Il suo score personale segna un gol e ben due assist vincenti. Ma ciò che fa impressione è la capacità di fare reparto da solo, prendersi punizioni utili, mandare in confusione difensori esperti come Pezzella o Milenkovic. Quando ha la giusta predisposizione mentale, è praticamente ingiocabile.
all. Fonseca – Chiude l’anno con la migliore (o una delle migliori) prestazione della sua Roma. Squadra corta, aggressiva, sempre in controllo (62% di possesso palla), stradominante in ogni settore del campo (13 conclusioni a 6). Con il recupero degli interpreti principali, vedi Smalling e Pellegrini, il livello sta salendo velocemente. La lotta al quarto posto potrebbe stare stretta. L’ambizione non deve avere limiti.