L’avvio del 2020 in casa Roma è stato a dir poco un film horror, con la penuria di una vittoria con il Genoa e il pareggio nel derby con la Lazio. In compenso sono arrivate 5 pesantissime sconfitte contro Torino, Juventus, Sassuolo, Bologna e Atalanta. Un ruolino da zona retrocessione che non può lasciare tranquilli dalle parti di Trigoria. La conferenza di Petrachi della scorsa settimana è stato un passo d’addio, un togliersi sassolini dalle scarpe prima di salutare. Un redde rationem di cui francamente in pochi hanno avvertito il bisogno. Fienga, per ora l’uomo forte della Roma, ha già deciso per un cambio di rotto e il primo a farne le spese dovrebbe essere proprio il Ds. Difficilmente arriverà al termine di questa stagione e già a marzo si potrebbe arrivare ad una separazione.
Sulla graticola è finito anche l’allenatore Paulo Fonseca. Dopo le buone impressioni di inizio stagione, le certezze si sono sgretolate dopo Natale, con una debacle dietro l’altra. A questo punto della stagione (14 giornate alla fine), Di Francesco aveva 41 punti nel 2019, contro i 39 attuali. All’epoca si decise per l’esonero, anche in virtù dell’eliminazione in Champions League contro il Porto. Parallelamente, ora Fonseca si gioca la panchina nelle prossime due sfide con Gent e Lecce.
La dirigenza ha già pronto un piano B in caso di ulteriori battute d’arresto. Fonti vicine all’ambiente Roma riferiscono come il nome su cui si sarebbero focalizzate le attenzioni dei vertici dirigenziali sia quello di Cristian Panucci. L’ex terzino giallorosso, reduce dall’esperienza sulla panchina della nazionale albanese, affiancato da Marco Cassetti, sarebbe felicissimo di tornare nella capitale, ed era stato già contattato lo scorso anno prima dell’arrivo di Claudio Rianieri. Tutto dipenderà dalla squadra e dai risultati che potrà fornire da qui a un paio di settimane. L’ennesimo progetto tecnico sta per naufragare.