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Coronavirus, Gravina: “Serie A a 22 squadre? Ipotesi poco percorribile. Abbiamo già chiesto all’Uefa di sforare oltre il 30/6”

All’emittente televisiva è intervenuto Gabriele Gravina, numero uno della Figc, partendo da un annuncio importante: “Oggi la Federazione mette a disposizione il proprio gioiello di famiglia, abbiamo proposto e ringrazio il sindaco di Firenze Nardella e gli assessori per aver accettato la nostra disponibilità di mettere a disposizione dell’emergenza il nostro centro tecnico di Coverciano. Due settimane fa abbiamo messo a disposizione una palazzina per i vigili del fuoco, oggi mettiamo a disposizione tutta la nostra foresteria, la grande palestra e l’auditorium, per sistemare dei letti di terapia. Questo è il calcio che vive e mostra il suo vero lato di stare vicino ai tifosi”.

Ancora Gravina: “Il calcio non chiede al governo risorse è solo in un momento di riflessione, sta facendo le sue analisi economiche e in tanti stanno strumentalizzando. Abbiamo problemi, anche tanti, ma stiamo cercando di risolverli al nostro interno. Oggi è il momento di abbandonare le polemiche stando vicino a coloro che stanno in prima linea, a cui rivolgo un grande plauso e un abbraccio. Il calcio è uno dei settori che interessa meno al paese ma rappresenta la terza industria del paese. Noi siamo convinti che l’applicazione di fattori di sviluppo al nostro interno dobbiamo cercarli da soli appellandoci a capacità imprenditoriali interne al mondo del calcio. Chiediamo un processo di innovazione non soldi, uno snellimento, la rivisitazione di alcune norme che oggi fanno da tappo e generano processi penalizzanti per il mondo dello sport, non del calcio. La legge fondamentale dello sport italiano è del 1981, siamo nel 2020. Una legge di 40 anni fa, abbiamo bisogno di un ammodernamento”.

Sulle possibilità per far ripartire la stagione, Gravina si esprime così: “Ci siamo gia’ attivati per chiedere a Uefa e Fifa la possibilita’ di sforare la deadline del 30 giugno. L’ipotesi e’ arrivare fino al 30 luglio con ripartenza del campionato nel mese di maggio. Noi vogliamo dare priorita’ assoluta al valore della competizione sportiva, vorremmo arrivare a definire gli organici sul campo, ma certo dobbiamo rispettare le ordinanze, le indicazioni che arrivano dalle massime autorita’ politiche e scientifiche, perche’ non possiamo pensare di prevaricare le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanita’. Se non si potra’ giocare, faremo una serie di riflessioni per salvare comunque il valore della competizione sportiva finora raggiunta sul campo. Ma non abbiamo ancora dato grande attenzione a questa ipotesi perche’, pure in un momento di grande difficolta’, permettetemi di essere ottimista. Se verra’ assegnato lo scudetto se non si riprendera’ a giocare? Nel caso ne parleremo in Consiglio federale”.

Non pare ipotizzabile, invece, una Serie A a 22 squadre come fa sapere Gravina: “Ne sento tantissime, abbiamo la stella polare delle nostre norme. Non è facile modificare il format. Una ipotesi di passare da 20 a 22 squadre con un campionato che partirà in ritardo e con l’esigenza di fare meno partite e arrivare nel mese di maggio alla chiusura per l’Europeo, francamente farebbe apparire una serie A schizofrenica che passa dal richiedere 18 squadre per poi passare a 22, dove diventa ingestibile, mi sembra poco percorribile questa ipotesi”.

Fonte: Sky Sport

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