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PAU LOPEZ: “La Roma lotta sempre per vincere, siamo una grande squadra. Coronavirus? E’ il momento di imparare a conviverci”

pau lopez

Tornano le interviste social della Roma. Questa volta tocca a Pau Lopez, il portiere spagnolo, attraverso l’account  Instagram del club, ha risposto alle tante domande dei tifosi. Queste le sue parole:

E’ stato bello rivedere le immagini dei calciatori a Trigoria. Come è stato tornare?
E’ bello tornare a Trigoria dopo tanto tempo. La situazione è un po’ strana per tutto quello che dobbiamo fare, le misure che dobbiamo adottare, ma adesso è necessario. Possiamo solo passare in stanza a prendere il materiale da indossare in allenamento e portare sempre la mascherina.

In questa situazione che tipo di lavoro fate?
La squadra è divisa in 3 gruppi da 4, ogni gruppo ha un campo per sé. Noi portieri ci alleniamo in due gruppi distinti, riusciamo a fare quello che facevamo prima ma ovviamente con alcune limitazioni.

Come la vedi sulla possibilità di riprendere il campionato?
Faccio il paragone con quello che succede nei negozi. Dal 18 aprono i negozi, dal primo giugno i ristoranti. Credo sia il momento di convivere con questo problema. La gente ha bisogno di ricominciare e anche nel calcio, a parte i calciatori, c’è tutto un mondo di lavoratori che ha bisogno di riprendere. Ovviamente bisogna cercare di correre pochi rischi ma potremmo prendere esempio da chi comincerà prima di noi, come la Bundesliga, e rendere quello del calcio un ambiente più sicuro per tutti quelli che ci lavorano.

Come hai scelto di fare il portiere?
Mio padre era portiere e mi è sempre piaciuto guardarlo. Ho seguito le sue orme

Parli sempre meglio l’italiano…
Sono fortunato perchè è simile allo spagnolo e al catalano. Poi quando sono arrivato ho fatto 2 mesi di lezione e per fortuna parlo più o meno bene

Come ti trovi con Mirante e Fuzato?
Molto bene, sono due dei migliori compagni che abbia mai avuto. Mirante è incredibile, sempre con il sorriso sulle labbra. E’ una persona fantastica non solo per me ma per tutta la rosa. Ha un grosso peso nello spogliatoio ed è importantissimo per noi

Com’è vivere in Italia?
L’Italia è simile alla Spagna, a Roma trovi tutto quello che vuoi e per il cibo non c’è paragone…

Differenze tra calcio italiano e spagnolo?
Ci sono alcune differenze, qui è un po’più tattico e ho avuto qualche problema all’inizio perchè non seguivo il calcio italiano prima di arrivare. Dopo un girone conosco un po’meglio i calciatori, ed ho la fortuna di essere in una grande squadra che lotta sempre per vincere.

In Indonesia ci sono molti romanisti…
In tutto il mondo ci sono tanti romanisti e questo è bellissimo

Contro il Genoa una delle parate più belle di quest’anno…
Sì perchè il colpo di testa mi ha preso in controtempo e non è stato facile.

Più difficile di quella a Bologna su Soriano?
Forse quella con il Bologna è stata più complicata, ho avuto meno tempo per reagire

Come hai allenato la reattività da casa?
A casa non ci si riesce purtroppo. Abbiamo fatto soprattutto esercizi sulla forza delle gambe, con allenamenti inviati dallo staff quotidianamente. Era l’unica possibilità.

C’è un posto di Roma che ti piace di più?
Mi piace molto passeggiare per Villa Borghese con i miei figli. Passare del tempo con loro per me è bellissimo.

C’è un portiere a cui ti ispiri?
No in realtà no. Ho provato ad imparare da tutti e ora faccio lo stesso ma non ho un esempio in particolare. Imparo anche da chi mi sta accanto, da Antonio (Mirante, ndr) e Fuzato.

Hai visto ‘La Casa di Carta’?
Sì, mi è piaciuta, ma non finisce mai eh? E’ incredibile

Grazie per essere stato con noi, speriamo di rivedervi tutti insieme a Trigoria e magari in partita…
Ci mancherebbe, grazie a voi!

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