(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle di Roma-Sampdoria, primo match di campionato per i giallorossi dopo lo stop per la pandemia:
-ROMA-
Mirante 6 – Incolpevole sul gol subito a freddo. Diligente e sicuro, un paio di parate utili nella ripresa.
B. Peres 5 – Fonseca lo sceglie perché sul piano fisico appare in ottima forma. Ma va spesso in tilt, soffrendo persino le folate del semi-debuttante Augello. Male anche quando prova ad andare al cross. (61′ Zappacosta 6,5 – Ben tornato. Ha bisogno di minuti per carburare, ma intanto a livello di determinazione dimostra qualcosa in più).
Smalling 5,5 – Sarà che i più pesanti faticano ad entrare in forma ma del leader dei mesi scorsi si vede ben poco. Errorini in appoggio e un passo troppo decisamente imballato. Se la cava sempre sulle palle alte.
Ibañez 5,5 – Esordio senza clamori. Poco reattivo nell’azione che porta al gol di Gabbiadini. Buon piede e discreta fase di impostazione, ma serve qualcosa in più per provare a togliere il posto a Mancini.
Kolarov 6 – La Roma dal suo lato soffre meno, anche se il serbo affonda con poca convinzione. La cosa migliore: il sinistro su punizione che incoccia il palo interno.
Veretout 6,5 – Nuovo jolly a sorpresa. Fonseca lo schiera da finto centrale mancino, col compito di coprire le spalle a Kolarov. Risulta tra i più brillanti, segna pure il gol dell’1-1 con un gran destro, vanificato poi dall’intervento del VAR.
Diawara 4 – Serata da incubo. Regala con un retropassaggio scellerato il vantaggio alla Samp. Va in palla e continua a commettere errori marchiani, rischiando anche di procurare il raddoppio con un’altra distrazione fatale. Cambio obbligato. (61′ Cristante 6 – Mette ordine dopo i disastri di Diawara. Passo lento, ma la verticalizzazione a campanile che manda Dzeko in gol è decisiva).
C. Perez 6 – Partenza quasi esaltante, con lo spagnolo reattivo e pericoloso in zona gol. Tende a spegnersi nella ripresa, perdendo troppi duelli con Augello e Jankto. (72′ Ünder 5,5 – Praticamente non tocca un pallone, ripreso anche da Fonseca per i movimenti fuori tempo).
Pastore 4,5 – Lo si nota solo per una serpentina in area conclusa con un tiro troppo centrale. Si assenta spesso dal match, gioca col passo cadenzato. Troppo, anche per il calcio post-lockdown. (61′ Pellegrini 7 – Un assist come quello fornito a Dzeko lo fanno solo i grandi calciatori. Dimostra che a questa Roma più che un Pastore dai ritmi lenti, urge un Pellegrini anche con soli 30′ nelle gambe).
Mkhitaryan 5,5 – Inizia con un assist al bacio non sfruttato da Dzeko. Quando parte largo a sinistra tende a nascondersi, senza essere pericoloso o incisivo. Meglio da trequartista centrale. (85′ Kalinic s.v. – Porta fortuna: entra e la Roma segna il 2-1).
Dzeko 8 – Certe partite non si vincono senza un campione. La Roma ne ha uno d’eccellenza, capitano, leader e bomber. Il primo gol è una perla, sinistro al volo su assist di Pellegrino. Il raddoppio è più furbizia che estetica, ma mette in cascina 3 punti d’oro per una Roma Dzeko-dipendente.
all. Fonseca – Sbaglia alla grande la formazione iniziale affidandosi a Diawara e Pastore completamente fuori condizione. Ok l’assenza di Mancini ma promuovere Ibanez subito titolare mandando Fazio in panchina e lasciando Cetin a casa ha ugualmente poco senso. Riesce a rimetterla in piedi nella ripresa con l’ingresso di Zappacosta, Cristante e soprattutto Pellegrini. A volte fare le cose un pizzico più semplice può essere la soluzione a tutti i mali
-SAMPDORIA-
Audero 7; Bereszynski 6.5, Yoshida 6, Tonelli 5.5, Augello 6 (Murru 5.5); Depaoli 5.5, Thorsby 6.5, Ekdal 6.5, Linetty 6 (Ramirez 6), Jankto 6.5 (Leris 5); Gabbiadini 7 (Bonazzoli 5.5). All: Ranieri 6.
GGR