(K.Karimi – A.Papi) – Ecco i voti e le pagelle del match Roma-Parma, disputatosi stasera all’Olimpica:
-ROMA-
Pau Lopez 6 – Serata senza infamia e senza lode. Non deve compiere interventi difficili, spiazzato solo dal rigore di Kucka.
Mancini 5,5 – Fa a sportellate con Cornelius e Gervinho. A volte ne esce vincitore, altre meno. Fabbri grazia una sua sbracciata in area che poteva costare un secondo rigore a favore del Parma.
Cristante 5,5 – Portarlo a fare il centrale nella difesa a tre è un azzardo, subito pagato da Fonseca. Si fa bruciare da Cornelius e commette l’ingenuo fallo da rigore che genera lo 0-1. Se la cava nella restante parte di match, ma in impostazione fa sempre fatica. Al netto di tutto non può e non deve giocare lì.
Ibañez 6 – Un passettino in avanti. Duellare con Kucka e Kulusevski non è semplice, infatti parte con affanno. Cresce di convinzione col passare dei minuti. L’impressione è che deve mettere tanta carne al fuoco prima di considerarsi un titolare.
B. Peres 6,5 – Nonostante l’esclusione di Napoli, torna titolare mostrando tanta voglia di fare. Gioca prevalentemente dove preferisce, ovvero nella metà campo avversaria. Diverse scelte sbagliate, ma l’assist per l’1-1 è tutto suo. (67′ Kolarov 6 – Un paio di sgroppate alla sua maniera, qualche intervento aereo difensivo nell’assedio finale).
Veretout 7 – Corre per 3 e recupera tanti palloni. Se a questo aggiungiamo anche lo splendido tiro da fuori che indirizza il match abbiamo il quadro di un centrocampista completo. Il vero motore che permette alla squadra di girare. Questa volta rispetto alla Sampdoria non c’è nessun tocco di mano che tenga. La sventola è perfetta e merita un plauso. Per dedizione e impegno è uno da cui prendere esempio.
Diawara 6 – Accenni di miglioramento per il mediano, ultimamente visto fuori condizione. Dà ritmo alla manovra senza giocare troppo in verticale. Unico nel suo genere nella rosa, dunque titolare per forza. (82′ Villar 5 – Una decina di minuti e due palle-gol mostruosamente sprecate. Segnare non è il suo compito, ma è il segnale di mancanza di esperienza e cattiveria).
Spinazzola 6 – La gamba c’è, la lucidità un po’ meno. Ingaggia un bel duello con Darmian senza strafare, dando una mano alla fase offensiva dei suoi. Se crescerà di condizione diventerà intoccabile sulla sinistra.
Pellegrini 6 – Determinante, ma non troppo. Da trequartista prova ad incantare, ma pecca nell’ultimo passaggio, ovvero la sua arma migliore. Quanto meno dimostra più garra e presenza rispetto alle ultime uscite. (82′ C. Perez 5,5 – Ha sul sinistro due palle-gol invidiabili, ma le trasforma in tentativi inutili di assist. Deve pensare più al sodo e meno all’estetica).
Mkhytarian 7 – Superiore alla media, uno dei pochi elementi di caratura internazionale in questa Roma. Nelle migliori giocate c’è il suo zampino: segna con freddezza il gol del pari e serve in ripartenza Veretout per l’azione del raddoppio. Se ritrova i ritmi della Premier può essere devastante. (90′ Zaniolo s.v. – Minuti e sensazioni nelle gambe, si nota per un assist al bacio sprecato da Villar).
Dzeko 5,5 – Fa fatica, con il serbatoio quasi in riserva di energie. Prova a trascinare la squadra, ma non arriva mai ad essere pericoloso. Nella ripresa boccheggia, ma Fonseca non gli concede neanche qualche attimo di riposo. Va gestito, per non arrivare all’Europa League con la lingua di fuori.
all. Fonseca – La scelta di Cristante è un errore annunciato e Cornelius lo sottolinea subito nell’occasione del rigore. La squadra propone una buona reazione per circa un’ora, mettendosi nella metà campo avversaria e creando diverse palle goal. Il problema è insistere su un tipo di calcio difficile da realizzare con le lacune tecniche della rosa e che rischia di essere troppo dispendioso. Benissimo i tre punti ma il malato è ancora grave.
-PARMA-
Sepe 7; Darmian 5.5, Iacoponi 6, B. Alves 6, Pezzella 5.5; Kucka 7, Hernani 5.5 (Scozzarella s.v.), Barillà 5 (Karamoh 5.5); Kulusevski 6 (Caprari 5.5), Cornelius 6 (Kurtic 5), Gervinho 6 (Sprocati s.v.). All: D’Aversa 5.5