(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle del match tra Roma e Udinese, gara valida per la 29.a giornata del campionato di Serie A:
-ROMA-
Mirante 5,5 – Contando anche i gol annullati, passa più tempo a raccogliere palloni in fondo al sacco che a fare altro. Mette qualche pezza evitando un passivo peggiore.
B. Peres 4 – In attacco non si vede, in difesa nemmeno. Inconsistente e improponibile a tutti i livelli. (63′ Zappacosta 5 – Ha sempre l’attenuante del lungo stop, ma pare essersi dimenticato come si effettui un cross).
Smalling 5 – Nella crisi generale affonda anche l’ultimo perno difensivo. Ricorda più lo stopper caotico degli ultimi anni a Manchester che il leader visto nel girone d’andata a Roma. Si divora il possibile 1-1 nella ripresa.
Fazio 4 – Non si vedeva in campo da mesi e oggi si è capito il motivo. Lento, affaticato, si fa doppiare da Lasagna e mettere in crisi dall’innocuo Okaka. Game Over. (72′ Ibañez 5 – Non entra bene in partita, si fa saltare con estrema facilità da De Paul nell’azione dello 0-2).
Kolarov 4,5 – Improponibile da titolare, i suoi ritmi sono ancora da lockdown. Non basta più affinare il sinistro, soprattutto quando gente come Larsen o De Paul ti fanno girare la testa.
Cristante 4,5 – Il simbolo di una Roma decaduta. Ci prova, si impegna, colpisce persino una traversa. Ma quando il pallone transita dalle sue parti vive di imbarazzi e strafalcioni. Impossibile vederlo ancora in cabina di regia.
Diawara 4,5 – Non è in condizione, lo si nota dai tanti contrasti persi e dal passo sempre più rallentato. Si limita a passaggi da 5 metri, incapace anche a fare filtro. Stritolato da Jajalo e compagnia. (63′ Villar 4,5 – Sistematicamente saltato e umiliato da De Paul. Acerbo, ancora lontano dal potersi imporre in Serie A).
C. Perez 5,5 – Il più brillante della Roma, le sue serpentine portano qualche pericolo nell’area udinese. Gli manca sempre un soldo per fare una lira; dopo essersi liberato bene in dribbling il tiro viene sempre rimpallato dai difensori.
Perotti 3 – Firma l’addio all’esperienza romanista con mezz’ora impalpabile, conclusa con un fallo tanto brutto quanto ingenuo su Becao. Farsi espellere al 30′ minuto, per di più con la fascia da capitano, è vergognoso.
Ünder 5 – Un paio di guizzi provano ad accendere la manovra. Potrebbe essere stata l’ultima apparizione all’Olimpico, dopo un paio di stagioni decisamente sotto le aspettative. (46′ Mkhitaryan 4,5 – Dovrebbe accendere la luce, invece sbaglia quasi tutti i palloni toccati. Talentuoso sì, inconsistente pure).
Kalinic 4 – Praticamente ingiudicabile per tutti i 72’ disputati. Eccezion fatta per Cagliari-Roma, una stagione senza senso. (72′ Dzeko s.v. – Preferiamo non assegnargli voto, perchè il capitano non merita di essere giudicato al pari di compagni così insipidi e imbarazzanti).
all. Fonseca – Passano le settimane e si vanno esaurendo le scusanti. La Roma da gennaio è impresentabile. Gli errori sono sempre gli stessi e il suo lavoro non porta frutto. Nove sconfitte iniziano ad essere tante, così come i limiti tattici e le scelte scellerate delle formazioni. Un quadro che non depone a suo favore. Nei momenti difficili bisognerebbe tirar fuori quel qualcosa in più, ma la sensazione è che i buoi siano già scappati.
-UDINESE-
Musso 7; Becao 6, De Maio 6.5, Nuytinck 7; Larsen 6.5 (Samir s.v.), De Paul 6.5, Jajalo 7, Wallace 6 (Fofana 7), Zeegelaar 6.5 (Ter Avest s.v.); Lasagna 7 (Teodorczyk 5.5), Okaka 6 (Nestorovsky 6.5). All: Gotti 7.5