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Le PAGELLE di Roma-Verona: Veretout d’acciaio. Dzeko, gol e nervi tesi. Ibañez cresce, Pellegrini cala

(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle assegnati ai calciatori di Roma e Hellas Verona scesi in campo oggi all’Olimpico:

-ROMA-

Pau Lopez 5 – Brutto passo indietro rispetto alle ultime prove. Esce in ritardo su Zaccagni e rischia un ingenuo fallo da rigore sullo 0-0. Indeciso e meno reattivo, l’esclusione di Brescia potrebbe non essere stata casuale.

Mancini 6 – Tosto, cattivo ma anche un po’ distratto. Si batte bene sull’out di destra e si propone anche in fase di ripartenza. Leggero però nella marcatura di Zaccagni in occasione dell’1-2 veronese.

Ibañez 7 – Il migliore della retroguardia giallorossa. Non elegantissimo ma sempre efficace negli interventi. Ama entrare in scivolata, prendendosi rischi ma sempre in maniera pulita. A 21 anni non era facile imporsi in così breve tempo. Sarà titolare a lungo. (90′ Villar s.v.).

Kolarov 6,5 – In ritardo sul gol di Pessina, ma per il resto gioca con esperienza e vigore. Il terzo centrale di sinistra lo aveva iniziato a fare anche nel City di Guardiola e sembra calzargli a pennello. Guida bene i compagni più giovani e permette alla squadra di avere piedi buoni per iniziare l’azione palla a terra. Sicuramente da riproporre.

B. Peres 5,5 – Come volevasi dimostrare, quando c’è da difendere contro un avversario diretto va in sofferenza. Meno brillante in fase di spinta, tramortito da un brutto colpo subito alla nuca. (66′ Zappacosta 5,5 – Generoso e in ripresa, l’impressione è che sia ancora troppo timido per considerarsi titolare).

Diawara 5,5 – Costantemente saltato dai lanci lunghi, il guineano soffre la fisicità di Amrabat e l’esperienza di Veloso. Tocca pochissimi palloni, quando lo fa si limita ad appoggi senza inventiva. (66′ Cristante 6 – Parte da centrocampista al posto di Diwara e finisce da centrale difensivo. Regge l’urto senza combinare danni

Veretout 7 – Un altro passo rispetto a tutti gli altri. Ara il campo avanti e indietro, accorciando in avanti e cucendo il gioco anche sulla trequarti. Per larghi tratti i suoi strappi sono l’unico schema di gioco. Glaciale dal dischetto.

Spinazzola 6 – L’assist per il 2-0 di Dzeko è al bacio. Si accende ad intermittenza, complessivamente preoccupato dalle discese di Lazovic. Fisicamente sta bene, la fascia mancina è tutta sua.

Pellegrini 5 – Prova ampiamente insufficiente. Permettersi di giocare una sola fase è roba da chi decide le partite e lui per il momento non lo fa. Passaggi e stop rivedibili e scelte per la maggior parte opinabili. Esce immalinconito nella ripresa per far posto a Zaniolo. (66′ Zaniolo 6 – Meno incisivo di Brescia, forse impaurito dall’ammonizione immediata per gamba tesa su Empereur).

Mkhitaryan 6,5 – Anche in un match non brillantissimo come quello odierno, l’armeno dimostra di essere incisivo e decisivo per la manovra. Va vicino al gol in 2-3 occasioni, quando la palla transita dalle sue parti è quasi sempre un pericolo costante. (88′ Perotti s.v. – Inserito per tenere la palla lontana dalla metà campo romanista).

Dzeko 6 – Nel primo tempo regala sponde precise e torna a timbrare il cartellino con lo stacco del 2-0. Poi si appanna, perdendo diversi duelli e sbagliando troppi appoggi.  Molto nervoso per tutti i 90’ e apparentemente senza logica. Che ci siano motivi di mercato dietro?

all. Fonseca –  Insiste sulla difesa a 3 e ne inizia a raccogliere i frutti. Kolarov terzo a sinistra e una buona intuizione. Bene Mkhitaryan meno pellegrini, mentre Ibanez sta diventando un perno a cui appoggiarsi. Da gestire la situazione di Dzeko apparso troppo nervoso, così come il rientro graduale di Zaniolo che deve ritrovare i 90’. La sua critica nel post partita al numero 22 è sentore di qualcosa che ancora non va nell’atteggiamento del ragazzo, ma sta a lui gestirlo al meglio.

-H. VERONA-

Silvestri 6.5; Kumbulla 6 (Dimarco 6.5), Gunter 6, Empereur 5.5; Faraoni 6, Amrabat 6.5 (Badu s.v.), Veloso 7 (Stepinski s.v.), Lazovic 5.5; Pessina 7, Zaccagni 7 (Eysseric 4.5); Verre 6. All: Juric 6.

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