L’attuale presidente della Roma James Pallotta, in procinto di lasciare il club a Dan Friedkin, ha contattato il quotidiano sportivo e chiarito alcune indiscrezioni: «Siete sicuri che il closing sarà a Londra? Magari lo faremo a Boston, o a Roma, o in Croazia…», così a proposito della cessione della Roma prevista per lunedì 17. «Se abbiamo utilizzato un’altra società invece che direttamente la Roma, se le due entità erano separate, è stato solo per problemi legali e finanziari – ha detto sulla proprietà dello stadio a Tor di Valle -. Non c’era una strategia. Dei ricavi avrebbe comunque beneficiato il club».
Sulla notizia secondo cui avrebbe chiesto ai dirigenti della Roma di non avere contatti con Friedkin prima del closing, ha invece dichiarato: «State scherzando? Non potrei mai pretendere una cosa del genere. Anzi, posso dirle che alcuni dei miei manager hanno parlato a Friedkin giusto pochi giorni fa. Ho offerto all’acquirente sin dallo scorso autunno la mia totale disponibilità a collaborare. Sono pronto a dare consigli, in modo che Friedkin possa imparare dai miei errori per non ripeterli. E’ un fatto che nessuno può negare, perché ho pronunciato queste parole davanti a molti testimoni». «Ho sempre pensato al bene della società. Voglio che la Roma abbia successo in futuro. Chiunque sia il proprietario», ha concluso.
Fonte: Corrieredellosport.it