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Conferenza stampa, FIENGA: “Mayoral e Smalling sono colonne del progetto” – MAYORAL: “Roma punto di arrivo, con Dzeko concorrenza sana” – SMALLING: “La presenza dei Friedkin ci fa sentire uniti”

Guido Fienga

Dopo Pedro e Kumbulla, spazio a Borja Mayoral e Chris Smalling a parlare in conferenza stampa. Per l’inglese si tratta di un ritorno alla Roma dopo il prestito della scorsa stagione e un’estenuante trattativa con il Manchester United, mentre lo spagnolo è arrivato dal Real Madrid per rinforzare l’attacco. Al loro fianco il CEO Guido Fienga. Il loro intervento:

Prende la parola Fienga: “Oggi sono particolarmente orgoglioso di presentare insieme, in una formula strana ma che ha un significato, Chris e Borja. Provengono da due dei più grandi club del mondo e hanno scelto la Roma, ci tengo a sottolineare. Per Chris si conoscono i dettagli e la sofferenza dell’operazione. La scelta di venire qui è stata di Borja, che aveva un’alternativa importante che era di rimanere al Real, la sua culla d’origine, che aveva tanto insistito con lui per trattenerlo. Chris è stato per tanto tempo una colonna del Manchester, che voleva assolutamente restasse con loro. Sono due grandi calciatori e due bravi ragazzi, speriamo che ci aiuteranno a vincere. Sono motivati a stare qui, hanno scelto la Roma per poter centrare obiettivi che assicuro sono sempre molto ambiziosi. Sono particolarmente contento di avere entrambi come colonne del nostro progetto”.

Per Mayoral: per quali motivi sei venuto alla Roma?
Mayoral: “Ringrazio Guido e il club per l’opportunità di essere qui alla Roma. Sono arrivato in extremis, ma l’importante è che sia qui. In estate il mio agente mi aveva presentato l’interesse della Roma e di altri club. Quello della Roma mi ha attirato subito, mi ha convinto. E’ vero che il Real avrebbe voluto che restassi. Sono state decisive anche le conversazioni che ho avuto con Guido e l’allenatore. Grazie al Real che mi ha permesso di essere oggi dove volevo essere”.

Per Smalling: la squadra è più forte dell’anno scorso?
Smalling: “Sono convinto che sia più forte. Lo scorso anno sono arrivato verso la fine del mercato, c’erano calciatori e mister nuovi. Quest’anno, dopo un anno di affiatamento e con il gruppo che ha mantenuto la propria ossatura, credo che siamo in una posizione migliore. Non vedo l’ora di cominciare la stagione per toglierci le soddisfazioni”.

Per Mayoral: quali sono i tuoi punti di forza e le tue caratteristiche?
Mayoral: “Mi considero un attaccante giovane con molta fame e voglia, che ha acquisito esperienza in Liga. Un attaccante che gioca bene in area ma anche fuori, che segna e può aiutare la squadra con i movimenti e assist. Sono caratteristiche del profilo dell’attaccante moderno, quale mi considero”.

Per Mayoral: per te è un punto di arrivo o una tappa della tua carriera?
Mayoral: “E’ un punto di arrivo, sono qui da appena 10 giorni. Sono contento del club e dei compagni, sono perfettamente a mio agio. Mi considero ora un giocatore più della Roma che del Real Madrid, ho firmato un contratto di due anni e la Roma ha diritto di acquisto”.

Per Mayoral: puoi giocare al fianco di Dzeko?
Mayoral: “Sì, perché no. Conosco Dzeko come calciatore, ha caratteristiche diverse, questo può essere utile alla squadra e all’allenatore. Ci completiamo”.

Per Mayoral: il Real voleva tenerti e mettere sul mercato Jovic. Cosa è successo in quei giorni?
Mayoral: “Durante il precampionato ho espresso la volontà di lasciare il club. Dopo la riunione con Zidane, che voleva che restassi, sono rimasto più a lungo. Ma il mio desiderio era andare via per avere opportunità di giocare. Il club ha ascoltato le richieste di Zidane quindi ha cercato di mantenermi più a lungo. Ho avuto modo di parlare con Zidane e gli ho spiegato che per me era importante non lasciar passare l’opportunità di giocare con un club come la Roma”.

Per Mayoral: ti pesa essere considerato solo un vice Dzeko?
Mayoral: “Non mi considero la sua riserva, siamo entrambi due attaccanti. Arrivo qui con molta voglia di fare bene e aiutare la Roma a raggiungere gli obiettivi. Sono qui per imparare da un grande calciatore come Dzeko, ma sono sicuro tra noi ci sarà una concorrenza sana”.

Per Smalling: quali sono state le tue sensazioni al ritorno?
Smalling: “Ho provato pura felicità, non avevo mai provato in vita mia l’affetto dei tifosi in aeroporto. C’è voglia quest’anno di ricambiare l’affetto del pubblico aiutando la squadra a sollevare un trofeo”.

Per Smalling: accetteresti la fascia di capitano?
Smalling: “La Roma ha uno dei migliori capitani che qualunque squadra al mondo vorrebbe avere, che è Edin Dzeko. Le squadre hanno bisogno di leader in campo, come reputo di aver fatto la scorsa stagione, e anche fuori dal campo, cosa che voglio fare anche migliorando il mio italiano. La squadra ha molti leader, uno di questi è sicuramente Edin che è il nostro capitano”.

Per Smalling: è stata ritrovata una ragazza scomparsa con l’annuncio del tuo acquisto, sei molto impegnato sotto questo aspetto.
Smalling: “Quando sono arrivato era in corso questa campagna, che aveva ottenuto già successi. Non posso che esprimere il mio orgoglio di farne parte, sono temi che vanno al di là del calcio e sono più importanti. Ma il calcio è uno strumento per diffondere questi messaggi, la Roma è un esempio in questo. La mia associazione benefica si occupa di bambini vulnerabili. La Roma ha mostrato subito la disponibilità a parlare della mia fondazione e ancora una volta si è dimostrata un’accoppiata perfetta”.

Per Smalling: hai spinto tanto per tornare alla Roma o a Roma?
Smalling:Sono un calciatore quindi avevo voglia di rivivere le soddisfazioni e le gioie provate la scorsa stagione con questi compagni e questo mister. Poi c’è anche la vita fuori dal calcio, è un pacchetto completo. E’ vero che è stata una trattativa lunga e complessa, non posso che esprimere la mia gratitudine alla Roma per avermi acquistato. Spero di ricambiare sul campo”.

Per Smalling: ora c’è una nuova proprietà, vedi differenze?
Smalling: “Quando sono arrivato sono stato accolto in maniera splendida dai tifosi. A Trigoria ho avuto modo di incontrare Guido e il vicepresidente Ryan. E’ stato un piacere per me trovare volti noti e fare anche la conoscenza dei nuovi proprietari. Sono sempre qui presenti e l’altro giorno hanno seguito il nostro allenamento. Ci fanno sentire uniti e compatti come squadra, una vera e propria famiglia. Parlo per esperienza diretta, mi è capitato poche volte, posso contarle sulle dita di una mano, di vedere i proprietari presenti al fianco di una squadra. E’ un’esperienza importante per raggiungere i nostri obiettivi”.

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