(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle assegnate dalla nostra redazione dopo la gara di oggi tra Crotone e Roma allo stadio Ezio Scida.
-CROTONE-
Cordaz 5.5; Magallan 5, Golemic 6, Cuomo 5.5; Pereira 5 (Vulic 6), Molina 6, Zanellato 5.5, Eduardo 5 (Riviere 5), Reca 5.5; Messias 6.5, Simy 5.5. All. Stroppa 5.
-ROMA-
Pau Lopez 6,5 – A parte una piccola incertezza nel primo tempo, lo spagnolo torna ad essere un fattore positivo. Si supera su Messias ed in uscita bassa su Simy.
Mancini 6 – Bene negli anticipi e propositivo sul piano della costruzione. Ma se vuole diventare un difensore di primo livello sarebbe bene evitare leggerezze come quelle nel finale. Per poco un suo retropassaggio sciagurato non riporta il Crotone in partita.
Smalling 6 – Il top della forma è ancora lontano, ma oggi è più che sufficiente per frenare un Crotone svegliatosi solo nel finale. Più attivo in impostazione che in chiusura.
Ibañez 6,5 – Strapotere fisico. Un’ammonizione condiziona il resto della sua prova, ma per un’ora è un muro corazzato abile pure nel far ripartire l’azione. (64′ Kumbulla 6 – Ci mette un po’ a prendere le misure agli attaccanti del Crotone, ma se la cava con esperienza).
Karsdorp 6,5 – Prosegue il suo momento positivo. Prestazione impreziosita da qualche accelerazione determinante, come quella da cui nasce l’azione del rigore per il 3-0. Attivo e concentrato, nel finale appare stremato. E tra quattro giorni c’è l’Inter…
Villar 7 – La qualità nel palleggio non fa più notizia, da sottolineare la crescita nel recupero palla. E’ l’apriscatole del match, con la verticalizzazione che porta al vantaggio di Mayoral. Veterano già a 22 anni.
Cristante 7 – Torna a centrocampo, in fiducia e con la fascia da capitano al braccio. Gioca con disinvoltura e intelligenza tattica, regalandosi anche un paio di lanci profondi quasi inaspettati. Bravo anche sotto pressione. (80′ Veretout 6 – Non spreca energie ma tiene la posizione).
Bruno Peres 6 – Solita prova al piccolo trotto, ma sufficientemente concentrato e dinamico. Come contro lo Shakhtar mette il gambone sulla linea a salvare il gol. Lì valeva molto di più, ma tutto fa brodo.
Carles Perez 5 – Doveva essere l’occasione per tornare a far parlare (positivamente) di sé. Invece risulta una delle poche note stonate. Troppi errori individuali, passaggi fuori tempo e controlli di palla quasi dilettantistici. Anni luce indietro ai suoi connazionali Villar e Mayoral per determinazione ed adattamento.
Mkhitaryan 7 – La grandezza dell’armeno è che pur senza strafare risulta sempre un fattore determinante. Pronti, via e subito regala l’assist al bacio per Mayoral. Freddo anche dal dischetto per il 3-0. Esce per rifiatare a metà ripresa, ma in questo momento potrebbe giocare anche 180′ filati. (64′ Pellegrini 6 – Giostra per mezz’oretta sulla trequarti per gestire a meglio il pallone. Pecca in fase conclusiva, quando piuttosto che scatenare il destro preferisce lasciare il pallone ai compagni).
Borja Mayoral 8 – Pomeriggio magico per il vice-Dzeko, che si mette sulle spalle l’attacco giallorosso e non fa rimpiangere il capitano. Segna subito un gol facile-facile, poi si esibisce nella prodezza del raddoppio. Tra i meriti c’è anche il rigore conquistato per il terzo gol. 6 reti in stagione, difficile chiedergli di più con numeri del genere. (85′ Dzeko s.v. – Si muove bene per uno con un affaticamento muscolare. Con l’Inter dovrà esserci).
All. Fonseca 7 – Massimo risultato con il minimo sforzo. Riposano Dzeko, Pellegrini e Veretout, oltre a Spinazzola e Pedro infortunati, ma la squadra è sempre sul pezzo. Contro le piccole ormai i 3 punti sono quasi una costante, manca solo il salto di qualità nei big match. La prossima settimana sarà lo spartiacque decisivo per capire cosa fare da grandi. Contro Inter e Lazio la sua Roma testerà le reali ambizioni Champions.