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Lazio-Roma, le PAGELLE: giallorossi impresentabili, Fonseca ridicolizzato da Inzaghi. Ibanez disastroso

(K.Karimi – A.Papi) – Al termine del Derby, ecco i voti e le pagelle assegnate ai calciatori di Lazio e Roma:

-LAZIO-

Reina 6.5; Luiz Felipe 7 (Patric 6), Acerbi 7, Radu 6.5 (Hoedt s.v.); Lazzari 8, Milinkovic-Savic 7, Leiva 6.5 (Escalante 6.5), Luis Alberto 8, Marusic 7; Immobile 7.5 (Muriqi s.v.), Caicedo 6 (Akpa Akpro 6). All. Inzaghi 8.

-ROMA-

Pau Lopez 5,5 – Tra i pali se la cava limitando i danni, con un paio di interventi anche brillanti. Cade inerme sul tiro al bersaglio inscenato da Immobile e Luis Alberto. Male con i piedi, con rinvii totalmente sballati.

Mancini 5,5 – Il meno disastroso della retroguardia, almeno per il tentativo continuo di limitare lo scatenato Immobile. Più tosto dei compagni, finisce per naufragare entro metà ripresa. Tolto inspiegabilmente quando altri hanno fatto ben di peggio. (71′ Mayoral s.v. – Gara impossibile in cui incidere. Tocca pochissimi palloni).

Smalling 4,5 – Debilitato da un problema alla caviglia, il gigante inglese diventa minuscolo nei confronti del dinamismo di Immobile e compagni. Ridicolizzato e sempre in ritardo nei duelli. Forse era meglio risparmiarlo.

Ibañez 2 – Il voto corrisponde alle due reti regalate alla Lazio nel primo tempo. Prima inspiegabilmente si addormenta concedendo a Lazzari e Immobile il pallone del vantaggio. Poi si fa asfaltare dal velocissimo esterno dando il là al raddoppio di Luis Alberto. Nonostante tutto questo e un’altra serie di oscenità rimane in campo per 90’. Era dai tempi di Lanna nel 1996 (fallo di mano per il rigore decisivo di Signori) che non si vedeva un giocatore impiccare un derby in questa maniera.

Karsdorp 5 – Il compitino stavolta non basta. Di fronte ha Marusic, forse il meno pericoloso della formazione laziale, ma non prova mai a saltarlo o a proporsi in fase offensiva. Diligente ma insipido.

Villar 5 – Parte con la consueta tranquillità di palleggio, ma non può nulla contro la fisicità di Milinkovic-Savic e Leiva, venendo costantemente fermato in fase di possesso. Un passo indietro rispetto alla prova di carattere contro l’Inter. (60′ Cristante 5,5 – Dovrebbe dare più sostanza di Villar, ma pecca di dinamismo. Almeno ci mette l’impegno nel finale).

Veretout 4 – Uno degli assenti di questo derby. Spaesato per 45′, cerca la posizione ma viene abbandonato a sé stesso, a tentativi inutili di pressing e inserimenti sempre respinti dal muro biancoceleste. Esce nell’intervallo, forse troppo presto. (46′ Pedro 5 – Prova a dare verve, ma fa solo confusione).

Spinazzola 3,5 – Altro impalpabile ingiustificato. Non ingaggia nemmeno il duello con Lazzari perché non ha la forza di seguirlo. Lascia costantemente solo Ibañez, rendendo impossibile il suo compito difensivo. Momento no. (71′ B. Peres s.v. – Piazzato a sinistra provando a limitare i danni).

Pellegrini 4,5 – L’emblema di questa Roma è l’unico romano in campo. Talentuoso ma indolente, si nasconde galleggiando tra le linee e non azzecca una giocata, diventando impalpabile. Avrebbe anche la possibilità di calciare in porta, ma vi rinuncia sintetizzando la serata forse peggiore della stagione. A certi livelli ci si aspetterebbe un passo in avanti. Rimandato.

Mkhitaryan 5 – Limitato in tutto e per tutto. La sua prova insufficiente è merito dell’aggressività di Luiz Felipe e dei continui raddoppi di marcatura sull’armeno. Neanche quando si mette in proprio riesce a rendersi pericoloso. Nella ripresa malinconicamente sventola bandiera bianca.

Dzeko 4 – Fisicamente e strutturalmente non c’è. Resta un grande campione in grado di decidere partite come contro la Samp, ma alla soglia dei 35 anni non è più un fattore. Acerbi non fa fatica ad annullarlo. Nel finale ha l’occasione di segnare il gol della bandiera, ma preferisce far fare bella figura anche a Reina.

All. Fonseca 3 – Esce completamente distrutto dal confronto con Inzaghi. Aveva avuto modo di affrontare già due volte la Lazio lo scorso anno, conoscendo perfettamente lo stile di gioco e le caratteristiche tecniche dei biancocelesti. La partita è stata preparata male e gestita peggio. Impossibile non togliere Ibañez all’intervallo dopo la bambola del primo tempo. Non cambia modulo nemmeno in piena catastrofe, adottando delle contromisure solo dopo il 3-0. La storia dei sostituti non all’altezza non regge visto che dall’altra parte si fanno entrare Akpa Akpro, Escalante e Muriqi. Il problema non è la qualità dei giocatori ma come si utilizzano.

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