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Cagliari-Roma, le PAGELLE: Perez bellezza estemporanea. Mancini versione gitarella. Villar, involuzione totale

(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle assegnate ai calciatori di Cagliari e Roma dopo la gara di oggi alla Sardegna Arena:

-CAGLIARI-

Vicario 5.5; Ceppitelli 6, Godin 6.5, Carboni 6; Nandez 6.5, Marin 7 (Duncan s.v.), Deiola 6, Lykogiannis 7 (Zappa 6); Joao Pedro 6.5; Simeone 6 (Rugani s.v.), Pavoletti 6 (Cerri 6). All: Semplici 6.5

-ROMA-

Pau Lopez 6 – Paradossalmente in un match in cui subisce ben tre reti dalla terz’ultima, si esibisce in una prova tutto sommato buona. Mette due pezze importanti su Joao Pedro e Simeone. Poco colpevole sui gol sardi.

Mancini 4,5 – Doppio salto mortale all’indietro. Gioca sotto i suoi standard, come fosse in gita in terra sarda. Nel giro-palla è messo in difficoltà dal pressing di Simeone. La sbadataggine è sintetizzata dal pallone regalato al Cagliari che porta al 2-1 di Marin. Nullo e ingiustificabile.

Smalling 6 – Segnali positivi per l’inglese, che finalmente sembra aver ritrovato fiducia e condizione. Non si scansa nei duelli e per un’ora è dominatore sui palloni alti. Non può essere al 100% ma è un rientro che conta. (59′ Cristante 6 – Costretto a fare a cazzotti con Cerri e punito eccessivamente col giallo da Irrati. Per fortuna è in ottima forma e sarà importante da titolare a Manchester).

Fazio 6 – Gol a parte, la sua prova è la conferma del difensore non imprescindibile che è diventato. Fonseca non gli dà una mano, chiedendogli sforzi in fase di impostazione che non sono nelle sue corde. Nandez prima e Joao Pedro poi pasteggiano in area di rigore dalle sue parti. Forse dovrebbe chiudere la carriera da centravanti, dove traspare maggiori qualità.

Santon 5 – Riesumato dalle catacombe di Trigoria, non può considerarsi utile alla causa dopo sette mesi di assenza. Trotterella sulla fascia senza uno scopo specifico. Si dimentica Lykogiannis che tutto solo si inserisce e segna l’1-0. (59′ Karsdorp 5,5 – Prova ad impegnarsi, ma ne combina una dietro l’altra. Si dimentica Joao Pedro sul corner del 3-1 e butta via troppi palloni con cross indicibili).

Villar 4 – Continua la sua involuzione totale. Non ne azzecca una, in fase di palleggio è banale e col passare dei minuti non riesce neanche a controllare il pallone decentemente. Fonseca gli chiede di inserirsi nel finale ma sparisce dai radar. I troppi elogi del girone d’andata lo hanno esaltato: quando non si ha la testa…

Diawara 5 – Non contrasta e non costruisce. Spesso deve venirsi a prendere il pallone come ultimo uomo in area giallorossa, altrimenti si nasconde dietro la pressione non così asfissiante del Cagliari. Troppi palloni persi. Il fatto che sarà titolare a Manchester è a dir poco preoccupante. (75′ Veretout 5,5 – A parte i calci d’angolo ben battuti nel finale è da dichiararsi non pervenuto. Mancano i suoi strappi senza palla ad una manovra già piatta).

Bruno Peres 5,5 – Senza infamia e senza lode. Soliti svarioni e qualche buona sovrapposizione. Esce per onor di turnover. (46′ Spinazzola 6 – Qualche accelerazione per testare la gamba. Buoni anche un paio di ripiegamenti su Nandez).

Pellegrini 6 – Nei primi minuti è un fantasma, incapace di trovare la giusta posizione. Ma appena rinsavisce sa mandare in porta Perez e comandare la Roma nel suo momento migliore. La conferma della sua importanza, purtroppo anche a mezzo servizio. (59′ Mkhitaryan 5 – Il suo periodo grigio inizia ad essere preoccupante. È tornato ormai da più di una settimana ma non è minimamente paragonabile alla sua versione originale. Spento e senza lo sprint che lo aveva reso letale nella prima parte di stagione. Lo United è dietro l’angolo e così sarà dura poter far male a Maguire e compagni).

Carles Perez 7 – Indubbiamente il migliore in campo. Sfiora subito il gol con un’accelerazione funambolica, poi trova il momentaneo 1-1 con freddezza. Anche nella ripresa si dimostra pericoloso e l’ultimo ad arrendersi. Peccato per la sua discontinuità, altrimenti con quelle qualità meriterebbe la conferma sicura.

Borja Mayoral 5 – Quando gli spazi sono pochi e il marcatore di turno (il 35enne Godin) lo pressa regolarmente, il bomberito si chiama fuori. Giusto qualche sponda azzeccata e un tentativo da distanza siderale che fa il solletico a Vicario.

All. Fonseca 4,5 –  Va bene concentrarsi a pieno sulla semifinale di Europa League ma la Roma non può mollare in questo modo il campionato. Dopo Torino arriva un’altra sconfitta senza appello. La squadra difende in modo orrendo e i 51 gol subiti sono lì a dimostrarlo. Se come viene detto ogni squadra è figlia dell’atteggiamento del proprio allenatore, la sua è senz’altro troppo moscia. O non è in grado di comunicare altro o non viene recepito a dovere. Dopo due anni questo è inaccettabile. Ora giovedì ci si gioca la strada di casa, anche se il suo futuro è già bello che segnato.

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