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Conferenza stampa, FONSECA: “Contrario alla Superlega, orgoglioso della Roma. Potevamo fare di più in campionato, ma non è tempo di bilanci”

Dopo il ko per mano del Torino, domani la Roma ospita l’Atalanta nel turno infrasettimanale valido per la 32a giornata di campionato. Come di consueto, alla vigilia del match, il tecnico giallorosso Paulo Fonseca è intervenuto in conferenza stampa al “Fulvio Bernardini” di Trigoria. Le sue dichiarazioni:

Un uomo di sport che idea si è fatto nel momento in cui 12 squadre avevano deciso di giocare tra di loro?
“Come quasi tutti gli allenatori sono totalmente contrario alla Superlega. In questo momento sono un uomo e un allenatore molto orgoglioso di fare parte del calcio, che ha dimostrato una cosa: non comandano i soldi, ma i tifosi, i giocatori e gli allenatori. Abbiamo dimostrato che chi è importanti sono tifosi, giocatori e allenatori. Sono molto orgoglioso di tutti i professionisti del calcio. Sono totalmente contro e ovviamente sono orgoglioso della posizione della Roma”.

Le ultime partite hanno allontanato la Roma dalle posizioni più nobili della classifica. Cosa ci ha detto questo ultimo periodo, l’organico ha limiti strutturali?
“Fino a marzo la squadra è stata sempre dentro i primi quattro posti, quindi dentro l’obiettivo. Poi abbiamo perso giocatori importanti in questi momenti e abbiamo avuto l’Europa League. Le altre squadre hanno tutta la settimana per allenarsi, noi per esempio in queste ultime partite abbiamo avuto un giorno per allenarci e ho cambiato molti giocatori. È successo questo per tutte queste condizioni. Vogliamo tornare ad essere forti in Serie A e domani fare una buona partita”.

Indipendentemente dalla guida tecnica, la Roma del futuro deve ispirarsi all’Atalanta?
“No, sono club diversi e realtà totalmente diverse. Quello che sta succedendo all’Atalanta è qualcosa da ammirare, ma non possiamo fare questo paragone”.

Le aveva detto che la Roma era migliorata rispetto alla scorsa stagione, i risultati e la classifica dicono il contrario. Quali sono i motivi oltre agli infortuni?
“Non è tempo di fare i bilanci, si fanno alla fine della stagione. Abbiamo il campionato e l’Europa League”.

È preoccupato che in futuro si possa riprovare a creare una situazione così elitaria? Cosa può fare il calcio per migliorare?
“Non sono preoccupato, abbiamo avuto una dimostrazione di forza del calcio. Si può sempre migliorare. In questo momento di grande difficoltà, un anno con la situazione del Covid-19, il calcio ha dimostrato di poter sopravvivere e migliorare. Stiamo giocando, stiamo dando spettacolo ai tifosi non nella condizione ideale perché vogliamo avere i tifosi allo stadio. Ma siamo sopravvissuti bene”.

Che Roma dobbiamo aspettarci tra Atalanta, Cagliari e Manchester?
“Una Roma motivata, il campionato non è chiuso per noi.  Dobbiamo solo pensare all’Atalanta sapendo di non aver fatto una buona partita col Torino, ma non abbiamo perso identità”.

Ha perso anche Pedro e non ha recuperato nessuno degli infortunati, è deluso per questo e preoccupato anche per Manchester?
“Non sto pensando al Manchester, ma all’Atalanta e poi devo pensare al Cagliari. Sono ottimista sugli infortunati, penso che tra poco tempo avremo praticamente tutti”.

Come valuta il campionato della Roma finora?
“È chiaro che non stiamo facendo quello che vogliamo, ma i bilanci si fanno alla fine. Penso che potevamo fare di più”.

È possibile gestire al meglio i ricavi ed essere competitivi?
“Sì. Ma il tempo è importante per fare la programmazione”.

Si respira un’atmosfera dimessa, come sta preparando la sfida con l’Atalanta?
“Con ambizione. Dobbiamo fare contro un avversario molto forte una partita ambiziosa per tentare di vincere. Il campionato non è chiuso per noi, dobbiamo giocare per vincere”.

Come sta proseguendo il percorso di Mkhitaryan e Veretout per ritrovare la condizione ottimale?
“Stanno bene. Hanno avuto infortuni, poi hanno iniziato a giocare ed è normale che nelle prime partite non erano nelle miglior condizioni fisiche. Ma è importante farli giocare e credo che stanno migliorando giorno per giorno”.

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