Dell’arrivo di Mourinho alla Roma, al centro delle cronache sportive, ha parlato anche l’ex ds giallorosso Walter Sabatini, ora al Bologna: “È una società pregna di sentimenti ed esternazioni, una città in questo momento frustrata e in qualche maniera delusa. Questo schiaffo, questa scudisciata arrivata dalla società è stata presa con grande partecipazione. La mia prima reazione non è stata probabilmente troppo positiva, mi è venuto in mente un pensiero espresso da una persona non di calcio: è l’oppio dei popoli. È la prima considerazione che mi è venuta in mente. L’avvento di Mourinho in una piazza come Roma è importantissimo, emotivamente un terremoto che a Roma serviva. C’è stato sempre un lungo silenzio, la società ha comunicato con una scelta e con un fatto. Vedo cose positive, fatto salvo che Mourinho dovrà fare l’allenatore e dovrà farlo bene. Roma è una piazza particolarmente difficile, anche se lui è abituato a situazioni complesse”.
È stata una Sabatinata?
“Il colpo è geniale, non ci sono dubbi, anche se l’ho definito l’oppio dei popoli. Perché è un nome che unisce, non c’è un solo tifoso romanista deluso o in qualche misura non felice di questa scelta. Mourinho ha vinto tanto, i tifosi della Roma hanno bisogno di vittorie, chi meglio di lui può accendere una speranza? Smettiamola di parlare di sogni, perché questa è una speranza che spero si trasformi in un risultato”.
Marotta ha detto che è meglio un grande allenatore che un grande giocatore. Da che parte sta?
“Ovviamente la verità sta sempre nel mezzo, l’allenatore è il conduttore delle vicende sportive di una squadra, ma i grandi giocatori fanno i risultati, classifiche e coppe. Se posso scegliere tra le due, a meno che l’allenatore nella mia immaginazione sia rivoluzionario o particolarmente incisivo, sono più contento di vedere i calciatori, i grandi calciatori naturalmente”.
Mourinho ripartirà da Dzeko?
“Credo che qualsiasi allenatore voglia ripartire con lui. È un giocatore moderno, che aiuta la squadra e che fa salire la squadra, ha la stoccata finale, ha centimetri e generosità. Descrivere Dzeko mi sembra una chicca insopportabile da parte mia. Sarebbe ridicolo perdere Dzeko e andare a cercare un altro centravanti. Mourinho sa con chi si fa calcio”.
Fonte: Sky Sport